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La tragedia

Bambina morta per aver ingoiato la pila, fascicolo aperto dalla procura, ordinata l'autopsia. Genitori distrutti dal dolore, vogliono sapere cosa è accaduto

Il primo accesso alle Scotte di Siena, le dimissioni, il nuovo ricovero, l'estrazione della batteria, il trasferimento a Massa e il decesso. Il calvario della piccola di 17 mesi

Julie Mary Marini

16 Novembre 2024, 10:54

Batteria a bottone

Una batteria a bottone (foto di archivio)

Vogliono sapere cosa è accaduto e perché la loro piccola non ce l'ha fatta, i genitori della bimba di 17 mesi morta dopo aver ingerito una piccola pila, probabilmente una batteria a bottone, come vengono definite in gergo tecnico. La tragica notizia è immediatamente finita al centro dell'attenzione mediatica nazionale e dei telegiornali delle principali reti televisive ed ha profondamente scosso l'opinione pubblica. La bimba, figlia di una coppia straniera che da tempo vive in provincia di Siena, era arrivata al policlinico delle Scotte una prima volta, ma era stata dimessa dopo gli accertamenti. Le sue condizioni non sono migliorate ed ha continuato a perdere sangue. I genitori l'hanno portata di nuovo in ospedale, dove è stata ricoverata. I medici hanno individuato il corpo estraneo e l'hanno estratto, ma la bambina è via via peggioranta ed è stato deciso il trasferimento a Massa, all'ospedale del cuore dove però la piccina è morta poco dopo il suo arrivo.

La vicenda
La tragica storia inizia nella prima settimana di novembre. Dopo aver vomitato sangue, la bimba viene trasportata d'urgenza al pronto soccorso. Viene visitata, ma non vengono riscontrate criticità significative nelle prime ore di osservazione e viene dimessa. Ma la situazione si aggrava velocemente. Nuovo accesso al policlinico, con gravi segni di malessere. Stavolta gli esami individuano il problema: ha ingerito un piccolo corpo estraneo. I genitori non si sono accorti di nulla. I medici intervengono rapidamente ed estraggono l'oggetto: una piccola pila piatta, probabilmente una batteria a bottone.

Il trasferimento
Le condizioni della bambina, però, non solo non migliorano ma si aggravano velocemente. Secondo il comunicato diffuso in seguito dall'Azienda ospedaliero universitaria senese, le sostanze tossiche rilasciate dalla batteria potrebbero aver danneggiato l'aorta. Viene disposto il trasferimento immediato della bimba all'ospedale del cuore di Massa, ma non c'è niente da fare: muore qualche ora dopo il suo arrivo a bordo dell'eliambulanza.

Le indagini
Le forze dell'ordine sequestrano le cartelle cliniche e viene disposta l'autopsia. I genitori disperati vogliono capire cosa è accaduto nei dettagli ed hanno incaricato l'avvocato Vincenzo Bonomi di rappresentarli. La salma della bimba è a disposizione dell'autorità giudiziaria in attesa degli esami, in programma per lunedì 18 novembre. Gli ospedali hanno confermato che sono stati seguiti tutti i protocolli previsti in casi del genere. Al momento non risulterebbero indagati nel fascicolo giudiziaro aperto dalla procura di Massa Carrara. E' possibile che il caso venga trasferito alla procura di Siena

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