San Giovanni Valdarno
"Ho ucciso la mia mamma anziana e malata perché ero stanca, non ce la facevo più, non ho retto". Giuseppina Martin è stata interrogata dal pm Francesca Eva ed ha spiegato come si è macchiata del gravissimo delitto, l'omicidio volontario aggravato della madre, Mirella Del Puglia. Strangolata con un foulard sul letto di camera, nell'abitazione di San Giovanni Valdarno.
A fianco della donna, 66 anni, nella caserma dei carabinieri, l'avvocato di fiducia Stefano Lusini. Un colloquio drammatico dove la donna è apparsa disperata e preoccupata, pentita per quanto fatto e per le conseguenze del suo gesto per il marito e la figlia.
Ha raccontato di come si sentisse intrappolata in una situazione difficile da gestire, con la madre 93enne che pur godendo di buona salute, aveva grossi problemi di orientamento e un decadimento mentale che la portava ad alzarsi ad ogni ora della notte, vagando per casa, in modo non collaborativo nell'arco della giornata. Un quadro complesso, arduo da sostenere nonostante la collaborazione preziosa del marito, pensionato come Giuseppina.
La donna era anche andata in pensione anzitempo per assistere la madre in età avanzata e con problemi progressivi. Spossata, esausta, Giuseppina l'altro ieri, nella notte dopo la festa della donna, tra 8 e 9 marzo, ha avuto la reazione violenta, ed ha soppresso la madre stringendole al collo il foulard. Poi ha chiamato i carabinieri.
Una vicenda che somiglia a quella avvenuta ad Arezzo lo scorso anno quando Alessandro Sacchi ha ucciso la moglie Serenella Mugnai con un colpo di pistola: la compagna di una vita era diventata un'altra persona a causa dell'Alzheimer. Il tema della vecchiaia e delle patologie vissute in solitudine e senza cercare o trovare supporti esterni, comincia a diventare preoccupante.
L'udienza di convalida della omicida di San Giovanni, dinanzi al giudice Claudio Lara si dovrebbe tenere domani, martedì 11 marzo a Sollicciano dove si trova l'omicida. Il pm Eva affiderà anche ad un medico legale l'autopsia.
Il processo a Sacchi per l'uxoricidio della moglie malata è terminato con la condanna a 10 anni di reclusione, per il riconoscimento della semi infermità di mente al momento del fatto.
Costernazione e sorpresa fra i vicini di Giuseppina Martin, la donna che ha ucciso la mamma Mirella Del Puglia, strangolandola con un foulard. In molti stentano a credere a quello che è successo a San Giovanni Valdarno, un episodio che ha squarciato l’ovattato clima della domenica. Molti al risveglio vedendo le auto dei carabinieri e avendo sentito le sirene dell'ambulanza avevano pensato ad un incidente stradale, rimanendo increduli man a mano che i contorni della vicenda si facevano più definiti.
“Li conoscevo da circa 40 anni - racconta un vicino - erano persone molto tranquille. Mi riesce difficile credere quello che è accaduto”. “Persone squisite - incalza un altro - li conoscevo da diverso tempo. L’anziana che è morta era arrivata da meno di un mese ad abitare qua, ma non l’ho mai vista”. L’incredulità è la sensazione comune di tutti: “Una storia incredibile - commenta un altro residente - specie conoscendo di persona Giuseppina che era una donna molto tranquilla”.
Quindi il racconto di un passante: “Appena svoltato l'angolo ho visto una macchina dei carabinieri, ho chiesto che cosa fosse accaduto a un gruppetto di persone, mi hanno detto che c'era stato un omicidio come quelli che si vedono alla televisione, mi hanno detto. Mi sono trattenuto un po’ e ho capito quello che è successo: veramente una cosa non credere”. I più anziani ricordano di un altro omicidio fra le mura domestiche in via Fermi, accaduto negli anni Ottanta. Tempi diversi, storie diverse a pochi metri di distanza, mentre il via vai di carabinieri, della polizia scientifica è proseguito per tutto il giorno per capire che cosa può avere scatenato tutto ciò.
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