Arezzo
Il prete che ha ballato davanti al Papa
Don Alexander Calderon, all’anagrafe Javier Alexander Calderon Manzanillas, ballò, nel 2018, davanti a Papa Francesco. Sacerdote oggi a Levanella, è soprannominato “il prete che balla”. La sua non è stata una vocazione “come tutte le altre”, racconta, tanto che proprio in quell’ottobre 2018 venne chiamato dal Vaticano al sinodo dei vescovi per parlare sul tema “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”. “Stavano cercando una vocazione atipica e la mia lo è stata di certo”, racconta oggi don Alexander, 37 anni. Nel suo passato ci sono esperienze nei villaggi turistici e la sua voglia di ballare che non è mai venuta meno, tanto che Bergoglio che lo guardava ammirato e felice gli disse “continua a ballare, perché è così che ti ha chiamato il Signore”. Ma questa non è stata l’unica volta che don Alexander ha incontrato Papa Francesco. “Poco tempo fa ero a Roma a fare un corso di formazione dalle Paoline ed è arrivato a salutarci. Io ero in prima fila, ci ha portato le caramelle e ci ha detto di seguire sempre il Maestro”.
Quando don Alexander arrivò dall’Ecuador tutto si sarebbe aspettato che incontrare un gruppo di aretini e che la sua vita cambiasse. Lui era venuto qua, a Pisa per l’esattezza, con una borsa di studio per laurearsi in chimica. Una facoltà che non aveva scelto a caso: da piccolo ero stato molto male e studiare la chimica mi apriva la strada come ricercatore. Volevo scoprire e magari dare soluzioni a malattie importanti, volevo cambiare il mondo”, non sapendo che in qualche modo una parte di mondo avrebbe cambiato lui e viceversa. Dall’Ecuador si era portato dietro la sua passione per il ballo “ballavo e ballo un po’ di tutto, i balli caraibici, la musica folkloristica andina. Mi piace ballare, mi fa sentire libero. E in quel periodo mi pagavano anche, facevo l’animatore dei villaggi turistici”.
Alexander, perché ancora in quel periodo non era don, riesce a laurearsi e torna in Ecuador. “Pensavo di restare, ma la situazione politica e sociale non avrebbe permesso di realizzare i miei sogni e sono ripartito. Stavolta per studiare filosofia e politica. “Volevo cambiare le cose nel mio paese”. Ma sono le cose a cambiare Alexander. “Nel 2015 entro in seminario ad Arezzo e due anni dopo vengo ordinato sacerdote”. E la sua esperienza l’ha ripetuta davanti a Papa Francesco. “Ricordo quel giorno, il suo sguardo, il suo sorriso. E ha battuto anche le mani mentre nell’aula Paolo VI ho cominciato a ballare. Poi l’incontro con il Santo Padre “e le parole che io non dimenticherò mai. Continua a ballare, mi disse, così ti ha chiamato il Signore”. In queste ore don Alexander ha deciso di andare a Roma a porgere l’ultimo saluto al Santo Padre. Mentre lunedì anche le campane di Levanella hanno suonato a morto per accompagnare la triste notizia della morte del Papa.
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy