IL CASO
E-Bike per regalo, ma è una truffa
Ennesima truffa sul web. Questa volta con la promessa di vincere una e-bike. È successo anche ad un’aretina che, per fortuna si è fermata in tempo e adesso avverte gli altri di stare attenti. Tutto comincia da una pagina social e da un “grazie” come risposta. Ma non appena il meccanismo si innesca, arriva la richiesta dati e tutto ciò che ne potrebbe comportare. È successo, come dicevamo ad una ragazza aretina che racconta:
“Stavo navigando su facebook quando ho visto un annuncio che sfido tutti a non leggere”. L’annuncio, uguale ovunque, dice: “Siamo lieti di informarvi che invieremo gratuitamente 250 biciclette che non sono in vendita a causa di lievi graffi, in quanto sono ancora in buone condizioni”. Ci sono anche foto a corredo. E quindi sembra davvero qualcosa di vero. Sembra, appunto. Perché poi, sempre sull’annuncio si legge ancora: “Quindi lo (errore grammaticale ndr) invieremo in modo causale a coloro che lo condivideranno e diranno ‘grazie’ sulla nostra pagina”.
La condivisione ovviamente serve per avere più “prede”. “A quel punto - racconta l’aretina - quel primo passaggio l’ho fatto. Ho messo mi piace e lo stavo per condividere in cinque gruppi. Ma non appena ho messo il ‘mi piace’, il giorno dopo avevo già vinto una di queste e-bike e mi chiedevano i dati”.
Una procedura che è alquanto sospetta, così la donna ha subito agito. “Ho cominciato a navigare sul web per capire che cosa fosse e ho visto che era una truffa. Così mi sono subito fermata. E credo anche di averlo fatto in tempo”. Il sistema sembra dunque essere lo stesso delle truffe on line, ovvero quello dei clic fino a quando non si arriva ad un link dove vengono chiesti i dati e il gioco è fatto.
Si tratta, probabilmente, di fornire i propri dati sensibili, rischiando di dare in mano la nostra identità a dei truffatori che chissà l’uso che ne potrebbero fare. La ragazza aretina che subito si è informata, è riuscita a fermarsi in tempo, ma quanti altri saranno capitati nella rete?
Facendo un passaggio con la polizia postale, si viene a sapere che per il momento non ci sono denunce in merito che riguardano proprio questa truffa. Ma ovviamente la stessa polizia chiede di stare più che attenti, perché al giorno d’oggi nessuno regala niente.
E dunque l’attenzione deve essere alta, anche perché di queste truffe ce ne sono diverse. Tipo quella dei pacchi Amazon che sono rimasti inevasi. Anche qui occorre fare dei clic su alcuni link, rispondere ad un sondaggio e alla fine, come sempre, vengono chiesti i propri dati e, in questo caso, anche le coordinate bancarie. E il gioco è fatto. I nostri dati sensibili in mano a chissà chi, per una promessa di vittoria che non verrà mai concretizzata.
Attenzione dunque a chi promette mari e monti, non sarà mai vero. Che si tratta di biciclette, telefoni o pacchi Amazon inevasi, dietro c’è solo chi vuole truffare e soprattutto prendersi le nostre identità che potrebbe utilizzare per chissà quali scopi. Nessuno dà niente per niente.
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