Difende il suo coniglio dall'ira del compagno violento e l'uomo tenta di strozzarla: condannato

È intervenuta per difendere il suo coniglietto dall'ira incontenibile del compagno che durante una furiosa lite di coppia aveva afferrato dalla sedia l'animaletto da compagnia e lo aveva sbattuto dentro alla gabbia. Ma il generoso slancio della donna, per poco non le è costato lo strangolamento: il suo uomo, infatti, fuori di sé, le ha stretto con forza le mani al collo. L'aggressione avvenuta in casa a Levane, finita per fortuna con 9 giorni di prognosi al pronto soccorso, è stata rievocata ieri in tribunale ad Arezzo ed è sfociata nella condanna a 6 mesi di reclusione per un valdarnese cinquantenne. Era accusato del reato di lesioni aggravate dal rapporto di convivenza.

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A pronunciare la sentenza è stato il giudice Giampaolo Mantellassi dopo le conclusioni delle parti. Il pubblico ministero di udienza, la dottoressa Elisabetta Sbragi, aveva chiesto un anno di reclusione. La donna aggredita, cinquantenne, si era costituita parte civile con l'avvocato Cinzia Scotto, mentre l'imputato era difeso dall'avvocato Linella Tedeschi. Dal processo è emerso che tra i due partner ormai la relazione era incrinata. Non c'era più sintonia. Ogni piccola cosa, anzi, era motivo di attrito e di scontro da parte di lui. Anche il suono della sveglia al mattino, che la donna caricata per recarsi al lavoro, gli dava noia. Un giorno le cose degenerarono. Era il 2021.

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L'uomo, da quanto emerso, avrebbe incalzato la compagna, offendendola anche per le sue origini al Sud Italia. Quando vide l'amato coniglietto preso a malo modo dalla sedia, il posticino preferito, e scaraventato nella gabbia, non esitò a farsi a vanti per proteggerlo. E lui le strinse le mani al collo. A distanza di 4 anni, terminata la relazione, ecco il verdetto. Per il compagno violento anche 3 mila euro di risarcimento e 3 mila di spese legali.

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