Cortona
Una donna aggredita e violentata trovata lungo la strada che da Camucia conduce a Cortona. Il caso, pieno di ombre, è al centro di accertamenti da parte degli inquirenti.
Vittima del grave e oscuro episodio è una sessantenne senzatetto che proprio per il fatto di vivere per strada, probabilmente, è stata considerata dagli aguzzini come facile preda. Chi l'ha soccorsa a tarda notte, nei giorni scorsi, è ricorso alla Caritas per chiedere aiuto. La donna è stata portata prima al Pronto soccorso dell'ospedale della Fratta, dove le sono state praticate le cure del caso, quindi trasferita ad Arezzo. E' quello che si apprende fa fonti del mondo del volontariato.
Della donna, senza documenti, e della sua vicenda a quel punto si è occupata la polizia, stando sempre a quanto filtra. Da alcuni giorni la sessantenne, di origini russe, si aggirava nel Cortonese. Non si sa per quale motivo e con quali obiettivi. La Caritas aveva trovato il modo di farla ospitare per un po' di tempo presso un convento aretino di suore, ma quando è emerso che, appunto, la donna era mancante di documenti, questa possibilità le è stata negata.
La malcapitata, avvicinata dai volontari della Caritas nei giorni precedenti dal fatto, nonostante le domande a lei poste per conoscere la sua storia, non ha voluto rispondere chiaramente, preferendo farfugliare qualcosa di poco comprensibile. La Caritas locale dopo essersi adoperata per il caso, non ha ricevuto più alcuna informazione sull'esito, rimanendo a disposizione in base alle proprie competenze.
La presenza di senzatetto che vagano a loro rischio e pericolo si riscontra nel territorio con una frequenza mensile, dicono gli operatori, e cercare di prendersi cura di loro va a rendere sempre più gravoso il lavoro che svolge il volontariato locale con circa 200 famiglie della zona che, regolarmente segnalate, vengono seguite ed aiutate con la consegna di pacchi alimentari, vestiario e altri aiuti, compresi i medicinali. Bisognosi di aiuti non sono solo stranieri, ma ci sono tanti italiani che versano in condizioni di indigenza. Il caso della sessantenne russa riguarda una persona fragile che quando per la prima volta è stata contattata, aveva solo 20 euro in tasca e nulla altro. Homeless, senza nulla, in balìa degli eventi, tra libertà e rischio, incappata nell'incontro con le persone sbagliate.
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