Arezzo
Podcast in sei puntate
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Voci dall'apocalisse dell'Heysel. Brividi e riflessioni, nel podcast realizzato dagli aretini Ettore Mengozzi e Francesco Bozzi, affidato alla lettura dell'attore Pietro Sermonti.
È strutturato in 6 puntate (oggi viene pubblicata la quarta) ed esce alla vigilia del 40° anniversario della strage nello stadio di Bruxelles prima della finale di Coppa dei Campioni Juventus - Liverpool (29 maggio 1985) che fece 39 vittime. Tra loro il dottor Roberto Lorentini, giovane medico di Arezzo, e Giuseppina Conti, studentessa di Rigutino.
Spettatori schiacciati, soffocati, calpestati nella sera peggiore del calcio, che doveva essere di festa e diventò un massacro per la follia di tifosi ubriachi e violenti, e per la disorganizzazione dell'Uefa: stadio inadeguato, livelli di sicurezza scadenti.
Ettore Mengozzi, regista, film-maker, autore (fratello di Paco, patron del Men/Go Music Fest) risponde alle nostre domande.
- Cosa caratterizza il podcast La strage dell'Heysel?
Racconta la vicenda attraverso voci nuove raccolte tra sopravvissuti, familiari delle vittime, giornalisti, testimoni. Abbiamo raccolto un racconto molto particolare di un inglese che era tra gli hooligans.
- Chi?
Siamo riusciti a intervistare Tony Evans, di Liverpool, oggi giornalista del Times, che ci ha raccontato la sua storia. Non era tra i tifosi che attaccarono il settore Z causando la strage, ma vide tutto e si batte ancora oggi per raccontare la verità.
- Perché questa iniziativa?
Come aretini conoscevamo la tragedia dell'Heysel per le nostre vittime, Lorentini e Conti. Ci piaceva approfondire il tema e farne un podcast. L'idea iniziale era farlo uscire lo scorso anno - 39° anniversario, 39 vittime - poi con la produzione di One Podcast è stato deciso per il 40°. Con Francesco Bozzi abbiamo lavorato anche in passato insieme su Unabomber e ci siamo gettati su questa impresa. Un anno di lavoro. Abbiamo evitato di sentire autorità e addetti ai lavori. Un solo giocatore, Vignola. Venticinque interviste, raccolte anche spostandoci a incontrare direttamente gli interlocutori.
- E un narratore celebre.
Pensavamo di affidare il podcast ad una persona conosciuta, di livello, una voce autorevole che desse enfasi al racconto e in Sermonti abbiamo trovato quella ideale. Sensibile al tema. Tra l'altro il suo fratello acquisito era allo stadio di Bruxelles. Il risultato finale ci soddisfa, crediamo sia un buon lavoro per comprendere ancora di più cosa accadde e per riflettere. Ringraziamo Andrea Lorentini presidente dell'Associazione tra i familiari delle vittime dell'Heysel e Francesco Caremani.
Mentre il 29 maggio si avvicina, tra numerose iniziative in tutta Italia, servizi e documentari su giornali e tv, on air c'è il podcast La Strage dell'Heysel raccontata da Pietro Sermonti, e scritta dagli aretini Mengozzi e Bozzi.
A proposito di Mengozzi, il 4 giugno al cinema Eden viene proiettato il suo documentario Sindrome Italia all'interno del festival Officine social movie. Alle 20.30 sarà possibile incontrare l'autore.
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