Arezzo
Il Cavallino sul camion e sulla Ferrari
I camion di un'azienda aretina girano l'Italia con lo stemma del Cavallino rampante nero in bella vista e la Ferrari non gradisce, tanto da inviare una diffida sostenendo che quello utilizzato è un marchio depositato quindi da non copiare.
Macché, replica l'avvocato della ditta aretina: quello è lo stemma di Arezzo e anche a volersi attaccare al verso in cui il cavallo è rampante (destra o sinistra) questo non sposta le cose: trattasi di immagine identitaria di un popolo, nessun riferimento al celebre marchio di auto e nessun equivoco che possa danneggiare Ferrari spa.
Chi la spunterà? Le strade della giustizia, anche quella civile, sono infinite. In ogni caso siamo solo alle schermaglie iniziali di un caso, singolare, che potrebbe concludersi subito come la classica bolla di sapone in nome del buon senso.
Intanto però Maranello si è mossa con i suoi professionisti del diritto e sulla base di una serie di fotografie scattate lungo la rete stradale nazionale, ha inviato la lettera di diffida alla GM Autotrasporti con sede a Capolona, azienda seria e strutturata con una trentina di mezzi che viaggiano su e giù per lo Stivale.
Un'impresa creata nel 2008 sulla base di una tradizione familiare che risale agli anni Cinquanta, impegnata in particolare nel trasporto di carburanti.
Impegno, sacrificio, lavoro. Grande affidabilità tanto da annoverare tra i suoi clienti prestigiose aziende di caratura nazionale.
È l'avvocato Niki Rappuoli il legale di GM che a seguito della missiva pervenuta nei giorni scorsi ha inviato a Ferrari spa quello che spera sia un chiarimento che chiuda la questione.
Rappuoli spiega ai legali della casa automobilistica simbolo del made in Italy nel mondo, che l'azienda raggiunta dalla diffida ha sede in un paese della provincia di Arezzo che ha come simbolo il cavallo rampante come facilmente si può evincere da un banale accesso dalle fonti aperte sul web.
L'avvocato Rappuoli puntualizza nel suo scritto che il cavallo rampante è utilizzato, in giro, in vari contesti, sia nella versione con orientamento verso destra (che diciamo è quello ufficiale, codificato) sia nell'orientamento verso sinistra.
Certamente la somiglianza con il Cavallino della Ferrari c'è, viene osservato, ma per l'avvocato aretino il tema della questione sollevata dalla Ferrari è un altro e più alla radice. E cioè se la Città di Arezzo debba rinunciare al proprio simbolo in ragione di un marchio commerciale registrato, per quanto di assoluto blasone, oppure se possano coesistere gli utilizzi del Cavallino rampante sia da parte della casa automobilistica, che della città Toscana, nata prima delle auto, e dei suoi abitanti.
Rappuoli nella risposta inviata a stretto giro alla casa produttrice della "Rossa" sottolinea infine che il cavallo ritratto sui camion non può ingenerare assolutamente confusione con la casa di Maranello, considerata la forte diversità dei mezzi a motore che Ferrari realizza e che il mondo apprezza.
Non resta che vedere dopo questo botta e risposta se il caso del Cavallino volgente a sinistra riprodotto sui camion finisce qui, oppure se siamo soltanto al primo giro di pista di una controversia legale.
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