Arezzo
Il dirigente Lorenzo Pierazzi
Al via domani gli esami di maturità per 2.975 studenti della provincia di Arezzo, lo scorso anno erano 2.890. Sono suddivisi in 150 classi ed esaminati da 79 commissioni con circa 300 commissari tra esterni e interni. Due le prove scritte a carattere nazionale (decise, cioè, dal Ministero), terza prova solo per gli indirizzi in cui è prevista, colloquio in chiave multidisciplinare, commissari interni ed esterni. Il dirigente dell'Ufficio Scolastico Provinciale di Arezzo, Lorenzo Pierazzi, fa il punto.
- Come sarà quest'anno la Maturità?
Per tanti aspetti è il primo esame che da dopo l'emergenza Covid avrà la completa messa a regime. Si torna alla struttura che era stata prevista prima che venisse stravolto dalla pandemia. Si torna all'idea originale del legislatore. C'è poi la novità del voto in condotta da affrontare da parte delle commissioni con la massima attenzione. Per il resto la macchina organizzativa è già rodata e pronta ad iniziare.
- Lei è d'accordo sul fatto di rivalutare l'espressione esame di Maturità rispetto a quella più burocratica Esame di Stato?
Credo che l'importante sia concentrarsi sulla sostanza, su come viene svolto e che sia una prova dove si valutano le competenze degli studenti e delle studentesse per affrontare nel migliore dei modi un passaggio al mondo del lavoro, all'Università o agli Its.
- È il primo anno che è stato segnato dall'ingresso dell'intelligenza artificiale, se dal suo osservatorio questa nuova risorsa i giovani la stanno utilizzando in modo positivo nel prepararsi, se entra in modo corretto nella vita e nei modi degli studenti.
L'intelligenza artificiale è comunque una risorsa importante, l'essenziale è che deve essere una risorsa al servizio della preparazione e non deve sostituire il percorso di crescita e sviluppo. È sicuramente un'opportunità enorme, ma bisogna se ne faccia un uso oculato, perché un uso smodato e non corretto produce un effetto contrario al percorso di crescita.
- Quali sono i suoi consigli agli studenti alla vigilia della prima prova?
Il consiglio più ovvio e scontato è senza dubbio di andarci il più possibile preparati e riflettere con attenzione su quelle che saranno le tracce, i quesiti, l'oggetto nelle prove scritte e pratiche. E non avere fretta nel consegnare gli elaborati, nel ricontrollarli, nell'impiegare il più possibile il tempo a loro disposizione perché se il legislatore reputa di dare un determinato numero di ore a loro disposizione significa che sono necessarie per lavorare con serenità e completezza.
- Un consiglio su come trascorrere la notte prima degli esami.
Potrei consigliare di andare a letto presto. Determinante sarà comunque che mercoledì mattina si presentino con lo spirito giusto, ben concentrati. Chiaramente più distrazioni avranno la sera precedente e più potranno influire nella capacità di concentrarsi.
- Ricorda il suo esame di Maturità, un aneddoto?
Lo ricordo benissimo. La prima prova era di lunedì e la vigilia l'ho trascorsa con gli amici a vedere la finale del torneo di Wimbledon.
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