Arezzo
Il Commissariato di Montevarchi
La segreteria provinciale del sindacato di polizia COISP di Arezzo lancia un nuovo, durissimo allarme sulla situazione del personale nei Commissariati di Pubblica Sicurezza di Montevarchi e Sansepolcro, nonché nella stessa Questura di Arezzo. "Torniamo con forza a segnalare la gravissima e strutturale carenza di personale che da anni compromette l’operatività dei Commissariati", denuncia il COISP in una nota ufficiale, parlando apertamente di un quadro ormai "insostenibile", in cui "non si riesce più a garantire neppure i servizi minimi essenziali".
Secondo il sindacato, la situazione è tale che "attualmente, la drammatica scarsità di personale consente l’uscita di una sola Volante per ciascun Commissariato, per un unico turno giornaliero e, in molte giornate, neppure questo". Una condizione ritenuta "ancora più inaccettabile" alla luce della "continua e diffusa attività criminale che interessa in particolare il settore orafo dell’intera provincia di Arezzo", un comparto strategico per l’economia locale e spesso preso di mira dalla criminalità.
La carenza di personale, denuncia il COISP, non riguarda solo gli agenti in servizio operativo nei commissariati, ma coinvolge anche ruoli fondamentali all’interno della Questura: "Soffriamo una marcata carenza nei ruoli degli Ispettori, dei Sovrintendenti e una condizione ormai insostenibile quanto all’organico dei Funzionari".
E se da un lato, riconosce il sindacato, "in più occasioni, anche da parte dei vertici del Ministero dell’Interno, è stato pubblicamente ribadito l’impegno ad affrontare e superare queste gravi criticità", dall’altro, il recente piano di potenziamento degli organici della Polizia di Stato ha lasciato l’amaro in bocca. "Per il Commissariato di Montevarchi sono state previste dieci nuove unità in aggiunta alle presenti", spiega il COISP, "mentre per quello di Sansepolcro non è stato destinato neppure un agente. Una scelta incomprensibile e del tutto scollegata dalle reali esigenze operative del territorio".
E il potenziamento previsto per Montevarchi, denuncia ancora il sindacato, è solo "nominale": "Delle dieci unità assegnate, solo sei prenderanno servizio entro la fine di questo mese, mentre le restanti arriveranno non prima di settembre". Non solo: le sei unità in arrivo "sono Agenti in prova, assegnati al termine del 229° corso di formazione, che per almeno quattro mesi dovranno essere obbligatoriamente affiancati da personale esperto". Personale che però, attualmente, "non c’è".
In concreto, secondo il COISP, "il Commissariato non sarà in grado di impiegarli nei servizi di Volante, salvo in casi sporadici (uno-due turni a settimana quando va bene)". Il risultato? "Un potenziamento puramente nominale, che nella sostanza non comporterà alcun miglioramento concreto della capacità operativa del Commissariato di Montevarchi". Anzi, "è paradossale – e inaccettabile – trovarsi con sei unità aggiuntive e al tempo stesso non riuscire ad aumentare neppure di un’unità la presenza sul territorio, che rimarrà inchiodata, come oggi, all’assoluta insufficienza di una sola pattuglia ogni quando si riesce a metterla in campo".
Il sindacato conclude chiedendo "con la massima urgenza una revisione del piano di potenziamento", affinché "venga finalmente riconosciuta la drammatica situazione del Commissariato di Sansepolcro, al quale devono essere assegnate con immediatezza nuove unità", e affinché "al Commissariato di Montevarchi sia destinato da subito, e non a settembre, personale esperto in grado di affiancare e rendere realmente operativi gli Agenti in prova che giungeranno a giorni".
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