CIVITELLA IN VAL DI CHIANA
Ida Balò e Mattarella il 25 aprile 2024
La Germania rende onore a Ida Balò attribuendole il titolo di cavaliere. L'alta decorazione alla superstite, testimone e narratrice della strage nazifascista del 1944, è stata conferita dal presidente della Repubblica federale tedesca Steinmeier e sarà consegnata due giorni prima dell'81° anniversario, venerdì 27 giugno. Sarà l'ambasciatore tedesco in Italia, Hans Dieter Lucas, a venire a Civitella con il documento.
Undici anni fa proprio l'allora ministro degli esteri Frank Walter Steinmeier, nel corso di una cerimonia passata alla storia, chiese pubblicamente scusa per l'eccidio a nome del suo Paese: “Non riesco a concepire ciò che poté fare il popolo tedesco qua”, disse. “Sono tedesco. Mi vergogno profondamente, sono sconvolto. Mi inchino dinanzi ai morti”. Insieme a lui, c'era l'allora ministro degli Esteri italiano Federica Mogherini che dichiarò: “La presenza del ministro tedesco a Civitella è un gesto umano, politico, storico, profondamente sentito da noi italiani”.
Quel giorno Steinmeier incontrò Ida Balò che in quel 29 giugno di sangue e bestialità, bambina, perse l'amato babbo, vide bruciare il paese e infrangersi l'infanzia nel peggiore dei modi. Ida e Steinmeier ebbero modo di stringersi la mano, parlare abbracciarsi. Ora il presidente (eletto nel 2017) ha deciso di decorare Ida Balò con l'Ordine al Merito della Repubblica federale, nel grado onorifico di Cavalierato. “Con questo riconoscimento, mi scrivono, si vuol sottolineare l'apporto che ho dato al rafforzamento delle relazioni tra Italia e Germania nel segno della pace, della memoria, e della riconciliazione”, dice Ida.
In un primo tempo l'idea dell'ambasciata era di tenere la cerimonia a Roma, ma poi considerata l'età di Ida Balò, 94enne, e il disagio che la trasferta avrebbe comportato, è stato deciso per Civitella. La cerimonia sarà alle 11.30 in due momenti, prima in pinacoteca e poi nella Sala della memoria, lo scrigno dei ricordi tragici. Il 29 la celebrazione dell'anniversario della strage (mentre il tema risarcimenti ai familiari è ancora da definire) con la messa del vescovo Andrea Migliavacca, alle 11.30. Ci sarà il sottosegretario di Stato del ministero dell'Interno, Emanuele Prisco.
“Certo, sono contenta del riconoscimento della Germania, ma lo sono anche per il fatto che il governo italiano mandi a Civitella un suo rappresentante” dice Ida Balò che il 25 aprile del 2024 fu protagonista sul palco della Festa della Liberazione con la sua drammatica testimonianza e fece commuovere tutti, a partire dal presidente della repubblica italiana, Sergio Mattarella.
Con il suo libro “Civitella racconta”, con il contributo alla memoria e alla riconciliazione, Ida Balò ha esercitato un ruolo fondamentale nel tenere viva l'attenzione sulla strage, tra le più terribili avvenute in Italia (244 vittime tra Civitella, Cornia e San Pancrazio). Averlo fatto con uno sguardo in prospettiva e un respiro di pace, per il superamento di conflitti e divisioni, le vale il riconoscimento.
Quando i nazisti misero a ferro e fuoco Civitella quella mattina, la piccola Ida era in chiesa e fu protetta insieme ad altri da Don Alcide Lazzeri, il parroco, che ne favorì la salvezza e si immolò nel tentativo di evitare il massacro. C'era anche Luciano Giovannetti, poi diventato sacerdote e vescovo, morto proprio il 29 maggio di un anno fa. Sarà ricordato. Mentre per Don Alcide, Ida auspica che vada avanti l'iter per la beatificazione. “Riponiamo fiducia” dice “in Papa Leone XIV”.
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