Arezzo
La ragazza ringrazia per soccorsi e intervento
"Grazie". A distanza di 14 giorni dalla gravissima lesione riportata - la lingua staccata con un morso dal compagno, poi arrestato - la ragazza aretina, dimessa dall'ospedale San Donato, esprime gratitudine verso i sanitari che si sono presi cura di lei. Lo fa con un post pubblicato sui social, canale di comunicazione ormai consueto, e il Corriere di Arezzo ne riporta i contenuti dopo aver chiesto il consenso alla diretta interessata di cui non riportiamo il nome su sua richiesta.
"Volevo fare un ringraziamento sentito dopo il brutto episodio successo nella notte tra sabato 14 e domenica 15 giugno di cui hanno parlato ovunque, ma ci tenevo davvero a ringraziare i Dottori, Infermieri e tutto il personale del reparto di Otorinolaringoiatria dell’Ospedale di Arezzo, in particolare la Dott.ssa Giulia De Giorgi e il Dott. Luca Ciampelli."
Inizia così il pensiero della 29enne che in quella notte venne aggredita in modo violento e folle nei pressi di piazza Guido Monaco. Una vicenda reda ancora più raccapricciante dal fatto che la donna è incinta, un fatto al centro di un procedimento giudiziario molto delicato che vede in carcere un trentenne accusato di lesioni e maltrattamenti. Il giovane arrestato su richiesta del pm, con assenso del giudice, è il padre della creatura che la ragazza porta in grembo.
"Desidero esprimere la mia più sincera gratitudine per la professionalità, la competenza e l’umanità che mi sono state dimostrate durante il mio percorso di cura presso il vostro reparto" prosegue la paziente. "In un momento delicato, difficile, ho trovato non solo medici eccellenti, ma anche persone attente e disponibili, capaci di unire rigore clinico e sensibilità umana. Un grazie speciale alla Dott.ssa De Giorgi e al Dott. Ciampelli per la loro attenzione, chiarezza e gentilezza: è raro sentirsi così ascoltati e compresi."
Con difficili interventi chirurgici è stato riattaccato il lembo di lingua reciso, che un'amica aveva raccolto nell'immediatezza dei fatti e consegnato ai soccorritori in un bicchiere. I margini di recupero e guarigione sono buoni. Il rischio di postumi permanenti è comunque esistente.
"Un ringraziamento anche a tutto il personale infermieristico, sempre pronto con un sorriso, una parola di conforto e tanta pazienza" scrive ancora la ragazza che in questi giorni ha avuto su di sé il pensiero di tutti per il tipo di lesione riportato, le modalità, il contesto.
La giovane ringrazia anche "chi mi ha assistito in quel momento tragico nel percorso fino all ospedale". Nello specifico, fu l'ambulanza della Croce Bianca ad intervenire nell'immediatezza.
"Mi sono sentita davvero a casa! Con riconoscenza e davvero tanta stima", conclude la 29enne. Parole che escono dall'esperienza di chi si è ritrovato al centro di un fatto cruento e doloroso, lenito dalla validità della struttura sanitaria e dall'affetto di tante persone.
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