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Arezzo

Infezioni, organismi marini, snorkeling e apnea: i consigli della Misericordia per bagni sicuri. Terza e ultima parte della guida

Alessandro Cherubini

30 Giugno 2025, 08:01

Infezioni, organismi marini, snorkeling e apnea: i consigli della Misericordia per bagni sicuri. Terza e ultima parte della guida

Sicurezza in acqua: la terza puntata dei consigli della Misericordia di Arezzo

Nell’ultimo appuntamento della serie “Sicurezza in acqua”, la Misericordia di Arezzo affronta alcune categorie di rischio meno note ma altrettanto importanti: le infezioni e le lesioni da organismi marini, le raccomandazioni per attività subacquee come snorkeling e apnea, e le corrette strategie di comportamento in caso di inondazioni e alluvioni. Ecco i punti chiave da conoscere per vivere l’acqua in sicurezza anche nelle situazioni più particolari.

Rischio infezioni e contatto con organismi marini

Oltre ai rischi più noti, è fondamentale considerare le infezioni che possono colpire chi si immerge in acque naturali non clorate, come laghi, fiumi e stagni, soprattutto se stagnanti. Queste infezioni possono essere di origine batterica, virale, fungina o parassitaria e trasmettersi tramite inalazione, ingestione o attraverso piccole ferite cutanee. Anche le piscine private, se non adeguatamente clorate, possono rappresentare un pericolo.

Altro rischio da non sottovalutare è il contatto con animali marini nocivi: ricci di mare (pungenti), meduse, attinie, vermocani (urticanti), tracine e scorfani (velenosi). In caso di punture o contatti, l’unico rimedio immediato universalmente riconosciuto è l’applicazione di acqua di mare calda sulla zona interessata. Nessun altro “rimedio della nonna” è consigliato. In presenza di sintomi generali come febbre, dolori, vomito, gonfiori o difficoltà respiratorie, è opportuno rivolgersi subito a un medico o al pronto soccorso.

Snorkeling e immersione in apnea: regole d’oro

Snorkeling e apnea sono tra le attività estive più amate, ma richiedono attenzione e consapevolezza:

  • Mai praticare da soli: è obbligatoria la sorveglianza visiva di un assistente esperto.

  • Evitare l’iperventilazione forzata prima dell’immersione: questa pratica, ormai abbandonata, non migliora la prestazione e può essere pericolosa.

  • Non usare tappi auricolari o occhialini privi di naso; preferire attrezzature specifiche come muta, maschera con naso, snorkel semplice e pinne lunghe.

  • Non utilizzare piombi se non si indossa la muta: i pesi servono solo a neutralizzare la spinta della muta, mai a facilitare la discesa senza protezioni.

  • Non trattenersi sul fondo fino alla “fame d’aria”: risalire sempre per tempo.

  • Recuperare le energie tra una discesa e l’altra, galleggiando e respirando tranquillamente in superficie.

Snorkeling e apnea sono vere e proprie attività subacquee: è consigliato frequentare un corso preliminare o affidarsi a un istruttore qualificato, soprattutto per l’apnea profonda (oltre i 7-8 metri), che richiede anche un controllo medico preventivo.

Acqua e protezione civile: comportamenti in caso di alluvione

Le situazioni di emergenza idrica, come alluvioni e inondazioni, richiedono comportamenti precisi:

  • Al primo allarme meteo, togliere le auto dai garage interrati e staccare l’elettricità agli apparecchi nei locali a rischio.

  • Evitare i sottopassaggi in caso di pioggia intensa: se si resta bloccati, abbandonare subito il veicolo e allontanarsi.

  • Non attraversare mai a piedi strade allagate: basta che l’acqua arrivi sotto il ginocchio per perdere l’equilibrio.

  • Restare in casa ai piani alti e non uscire durante l’emergenza.

  • Se trascinati dalla corrente, non opporsi ma assecondare il flusso cercando di restare a galla e spostarsi lateralmente verso una zona dove l’acqua scorre più lentamente, fino a raggiungere la sicurezza.

Sintesi finale e auspicio

L’estate e la vacanza non devono far dimenticare le regole di sicurezza e le buone pratiche di comportamento in acqua, fondamentali per proteggere se stessi e gli altri, in particolare i bambini. I mondi acquatici sono straordinari e meritano di essere vissuti e conosciuti con rispetto e consapevolezza, ma solo dopo aver adottato tutte le misure di sicurezza necessarie. Autoprotezione e sorveglianza attiva devono essere sempre al primo posto.

La vera causa degli incidenti in acqua è spesso l’ignoranza o la disinformazione: seguire una corretta divulgazione e informarsi sulle buone pratiche significa proteggere la vita e la salute di tutti. Come ricordava Leonardo da Vinci: “Se ti avviene di trattar con l’acqua, pria l’esperientia, poi la ragion delle cose!

Per chi desidera approfondire, la Misericordia di Arezzo mette a disposizione il proprio decalogo per la prevenzione degli incidenti in acqua, richiedibile anche in formato PDF.

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