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L'eccidio

Strage di Falzano, lo Stato si mette di traverso sui risarcimenti: appello dell'Avvocatura

Il consigliere regionale e le ultime novità sull'iter per i 17 eredi delle vittime

Alessandro Cherubini

29 Luglio 2025, 07:34

Il cippo di Falzano

Il cippo di Falzano

Il Consigliere regionale Pd Vincenzo Ceccarelli esprime profonda amarezza e sconcerto per la decisione dell'Avvocatura dello Stato di impugnare davanti alla Corte d'Appello la sentenza del Tribunale civile di Arezzo - emessa il 20 gennaio scorso - che aveva riconosciuto 3,7 milioni di euro a favore dei 17 eredi delle vittime dell'eccidio del 27 giugno 1944 a Falzano, definito dal giudice un crimine contro l'umanità.

“Riteniamo che questa scelta istituzionale trasmetta un messaggio dolorosamente equivoco: mette in discussione non solo un diritto legittimamente affermato, ma la sensibilità dello Stato italiano nei confronti delle vittime delle barbarie nazifasciste e dei loro discendenti”.

“La sentenza di Arezzo” prosegue Vincenzo Ceccarelli, “che attribuisce dignità giuridica e storica alla memoria delle vittime, ha rappresentato un passo importante per la giustizia e la riconciliazione, coerente con i principi fondanti della nostra Repubblica. La scelta dell'Avvocatura di opporsi appare invece come un'azione che ritarda il ristoro economico e morale che è assolutamente dovuto e che va ad ostacolare l'accesso al Fondo di ristoro istituito dal decreto-legge 36/2022 (cosiddetto decreto Draghi), che rende esigibili le somme alle vittime o ai loro eredi.”

Esprimiamo vicinanza ai familiari delle vittime, in particolare agli eredi che già affrontano difficoltà non solo materiali, ma anche psicologiche, nella consapevolezza che il percorso per ottenere piena giustizia sarà lungo. Desidero lanciare un appello al Governo e agli organi competenti: è fondamentale che il ricorso dell'Avvocatura venga ritirato. Occorre confermare l'impegno dello Stato nel riconoscere e risarcire le vittime dei crimini nazisti, rispettando la dignità umana e gli obblighi morali sanciti dalla nostra Costituzione antifascista.”

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