L'intervista
Lo splendido sorriso di Giulia Santoni
"Destino già scritto. Me lo sentivo. Non ce l'ho con l'autista del tir". Sono le parole di Daniele Santoni, padre di Giulia, la ragazza di 22 anni, morta nel drammatico incidente sulla A1. Al Corriere della Sera ha raccontato che "mi sentivo che qualcosa non andava. Durante la pausa pranzo una mia collega ha preso il cellulare e ha visto che c’era stato un incidente in A1. “Che novità”, mi sono detto: ho controllato anche io la notizia e ho visto la foto di un’ambulanza. Mi si è gelato il sangue". A quel punto ha provato a chiamare la figlia al cellulare, ovviamente senza riuscirci. "Così ho chiamato la mia ex moglie al telefono: mi ha risposto piangendo. E ho capito tutto immediatamente".
Daniele racconta che Giulia "a 16 anni ci ha chiesto di potere andare in Misericordia: visto che era minorenne abbiamo dovuto firmare i fogli io e la mia ex moglie per permetterle di fare servizio. Poi non appena ha avuto 18 anni ha fatto tutti i corsi per guidare e salire sull’ambulanza". Studiava scienze infermieristiche all’Università di Firenze ed era molto appassionata del suo percorso: "Le piaceva molto. Seguiva le lezioni e poi andava alla Misericordia. Finiva di fare volontariato e andava in facoltà. Aveva avuto l’opportunità di fare servizio civile alla Misericordia di Terranuova Bracciolini, dove a breve avrebbero aperto un servizio 24 ore su 24: lei puntava a quello".
Poi le parole sull'autista del tir: "Non ce l’ho con lui - spiega Daniele Santoni al Corriere della Sera - Vada come vada, al netto delle indagini e dei perché, io continuo a pensare che questa sia stata una fatalità. Che il destino era scritto. Un destino maledetto, certo. Mia figlia è morta mentre stava facendo qualcosa che amava. È morta mentre stava aiutando il prossimo, che per lei era la cosa che più contava al mondo". Giulia era una ragazza solare, sorridente, felice. Il babbo l'ha vista l'ultima volta la settimana scorsa: "Ha giocato con Teo, il nostro cane. Io e mia moglie siamo separati, ma abbiamo cresciuto insieme Giulia. Lei era una ragazza fantastica che amava la vita ed era delicata verso tutti. Amava le persone con naturalezza. Amava soprattutto aiutare gli altri: era la cosa che le piaceva di più".
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy