La polemica
Selvaggia Lucarelli e Albina Perri
Quando pensi che sul Delitto di Garlasco sia stato detto tutto, spunta persino la pista massonica. Un classico in Italia, ogni volta che si fatica ad arrivare alla verità di un caso importante. Questa volta è Albina Perri, direttrice di Giallo, a scrivere su Facebook: "Tre puntini sulla coscia di Chiara, tre puntini di sangue davanti al divano. Lo sapete chi usa i tre puntini? I massoni. Va la, la butto lì". Una frase breve, quasi colloquiale, che però ha acceso l'ennesimo dibattito come un fiammifero nel barile. Il simbolo dei "tre puntini" in massoneria, scritto "... " oppure ".·.", non si riferisce a fratelli in senso letterale, come qualcuno sostiene, ma è un segno abbreviativo che indica una parola o frase omessa o abbreviata. In particolare, i tre punti disposti a triangolo sono usati per abbreviare parole, soprattutto in ambito massonico francese e francofono.
I tre puntini tirati in ballo da Albina Perri
Non solo ipotesi azzardate. La direttrice ha rivendicato l’impegno del suo settimanale nel riesaminare il caso con occhi nuovi, portando alla luce – letteralmente – dettagli fotografici e particolari finora passati sotto silenzio: i famosi tre puntini, i presunti tagli sulle palpebre, il ritorno del Santuario della Bozzola nel racconto del caso. L’intento, quello di non smettere mai di cercare, di interrogare il passato per capire meglio ciò che forse non è stato detto abbastanza.
Mentre l’eco di queste parole rimbalzava tra carta stampata e social, è arrivata la risposta, lapidaria e inconfondibile, di Selvaggia Lucarelli: “Ricordo sempre che dirige un giornale". Sei parole. Nessun bisogno di spiegazioni. Un marchio di fabbrica: ironico, secco, tagliente. Come dire: l’ho letta e vi lascio riflettere. Non è la prima volta che le due si incrociano su questo terreno. Qualche settimana fa, sempre Lucarelli aveva commentato un altro passaggio firmato Giallo, quello in cui si dava spazio alla testimonianza di una sensitiva. Anche in quell’occasione, Selvaggia aveva replicato con la stessa battuta, diventata ormai il suo modo per sottolineare, senza alzare la voce, ciò che la colpisce o la lascia perplessa. Del resto Selvaggia peli sulla lingua non ne ha mai avuti, figuriamoci se si tira indietro a criticare la direttrice di un giornale che sul caso di Garlasco di ipotesi ne ha sempre rilanciate diverse.
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