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L'addio

"Io con Pippo Baudo a Fantastico 7 come in un sogno". Il batterista e l'edizione record: "Considerava noi giovani come figli"

Claudio Cuseri ricorda il ciclo di trasmissioni del 1986 con tanti big italiani e internazionali. "Dopo lo show cenava con noi"

Luca Serafini

17 Agosto 2025, 16:47

Claudio Cuseri e Pippo Baudo

Claudio Cuseri al microfono di Baudo e oggi

“Con Pippo Baudo sono entrato nel sogno di Fantastico, in televisione, un’esperienza straordinaria, nel cuore degli anni Ottanta”. Era il 1986, Baudo dominava incontrastato come illuminato imperatore della tv italiana, quando Claudio Cuseri ad appena 19 anni, giovanissimo batterista di Castiglioni Fiorentino (Arezzo), si trovò proiettato in un mondo fatto di star, luci, mostri sacri, audience su livelli impressionanti.

Allievo di Tullio De Piscopo, che all’epoca dava il ritmo al Paese con i suoi tamburi, rullanti, piatti e percussioni, Cuseri partecipò all’edizione di Fantastico 7, passata alla storia come quella record (16 milioni di telespettatori per la finale). Il giovane batterista era tra i talenti del gruppo selezionato dal super Pippo nazionale: una formula all’epoca innovativa, rivoluzionaria, che apriva alle nuove generazioni.

Cuseri, musicista di grandi qualità e di lungo corso, oggi residente nel comune di Cortona con la famiglia, ricorda con nostalgia, commozione e orgoglio quell’esperienza. “, mi ritrovai dentro ad un sogno, lì al Teatro delle Vittorie, accanto ad un personaggio di quel livello, nel programma Rai di punta del momento”. Rattristato dalla notizia della morte di Baudo, Cuseri prosegue: “Presi parte a tutte le puntate, dal 4 ottobre al 6 gennaio, la trasmissione era abbinata alla Lotteria Italia e i numeri agganciati alle esibizioni di noi concorrenti, divisi in due squadre, che venivamo votati”. Con Pippo Baudo c’erano Lorella Cuccarini e Alessandra Martines, che oltre a ballare e cantare erano capitane dei team in competizione.

 Nel corso dell’edizione 1986 sfilarono tutti i big dell’epoca. “Vidi da vicino i Duran Duran e gli Spandau Ballet, Cindy Lauper, Celentano, Roberto Benigni e un’infinità di star, praticamente tutti i migliori in circolazione, ogni sera c’erano come ospiti personaggi da vertigini, anche grandi attori. Per Capodanno venne realizzata una puntata speciale e ci divertimmo un sacco”.

La convocazione di Claudio Cuseri a Fantastico 7 nacque grazie al gancio del maestro De Piscopo. “Una telefonata inaspettata, la sua, che mi fece tremare: ‘vieni a Roma’, mi disse. Nel 1985 avevo partecipato a Siena ad un suo seminario, ero stato segnalato dal maestro Roberto Fabbriciani. Al conservatorio studiavo flauto, ma il mio strumento era la batteria”. A casa Cuseri si respira da sempre la musica: babbo Rino, indimenticato, gran fisarmonicista, Giulio diventato primo clarinetto della banda della Guardia di Finanza, e Claudio, fin da ragazzino attratto da bacchette e tamburi.

Contattato a giugno per partecipare a Fantastico, non ci credevo neanche, ma era tutto vero. L’incontro con Pippo Baudo per l’audizione fu subito promettente: “Trasmetteva positività, dava carica e fiducia”. Poi un paio di mesi prima dell’inizio del programma, le prove. “Baudo accolse me e tutti in modo cordiale, incoraggiante, ci faceva sentire a nostro agio. Posso dire che ci considerava come dei figli e si vedeva quanto ci tenesse a noi, alla trasmissione, al suo lavoro”.

Così Cuseri venne inserito nel gruppo, in tandem con un altro batterista, Tony Arco di Milano, con il quale si sentono ancora. Lui aveva 21 anni. Emozionante era l’ingresso in apertura di programma, sulle note della canzone, quando ci schieravamo sul palco, la serata era preceduta dalle prove nei giorni precedenti e Pippo Baudo curava tutto con grande attenzione e serenità. Io ogni tanto mi davo un pizzicotto per capire se era realtà o sogno. Baudo era alla mano. Alla fine delle serate Pippo veniva a mangiare con noi, condividendo anche quel momento. Porto con me un ricordo splendido. Un paio di volte nel pronunciare il mio cognome spostò l’accento, disse Cusèri, e anche quei momenti simpatici e spontanei, quando mi chiedeva l’esatta pronuncia, li porto con me. Sì, l’impressione era che fossimo tutti come suoi figli”.

Dal punto di vista professionale, Fantastico è stata un’esperienza che ha segnato Cuseri, poi destinato ad un percorso musicale importante. “Al Teatro delle Vittorie potei anche assistere all’esibizione del mio idolo, Tullio De Piscopo, con il grande Billy Cobham che dettero vita ad un drum contest che ha fatto epoca. E poi che dire del maestro Pino Caruso o del team di Baudo, da Landi a tutti i professionisti di calibro”.

L’altra sera Claudio Cuseri aveva le bacchette della batteria in mano, a suonare in una serata, quando è stato raggiunto dalla notizia della morte del conduttore, autore e molto altro. “Un tuffo nella tristezza, tanti ricordi che riaffiorano e grande riconoscenza per Pippo Baudo, un grande”.

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