IL CASO
Lorenzo Petrelli, 18 anni
Lorenzo Petrelli, l'arbitro che nel giugno scorso era stato aggredito e picchiato da un genitore durante un torneo di calcio giovanile ad Arezzo, è stato promosso in Prima categoria. Dal 1 luglio scorso, da quando cioè è cominciata la nuova stagione calcistica, il 18enne, non sarà più designato dalla locale sezione arbitri di Arezzo, ma farà parte del comitato regionale. Una promozione che era già nell'aria e che è stata ufficializzata. Per Lorenzo una soddisfazione doppia, visto che lo scorso giugno era stato promosso anche alla maturità. Il 23 giugno, infatti, si era diplomato all’istituto "Vasari traporti logistica". E subito dopo è arrivata anche la promozione sul campo. Da settembre, Lorenzo, sarà ad arbitrare le partite di Prima categoria. Un bell'impegno e anche trasferte decisamente più lontane rispetto a quelle che ha effettuato finora sui campi della nostra provincia. Ma come si prepara per la prossima stagione il fischietto aretino e soprattutto come sta? Babbo Simone risponde: "Tra poco ricomincerà la preparazione per il campionato. Piano piano si sta riprendendo da quello che è successo nel giugno scorso".
Era l'8 giugno, quando Lorenzo, dopo il memorial “Mirko Paggini” che si stava disputando allo stadio Comunale di Arezzo e che vedeva in campo squadre Under 13, venne raggiunto dal babbo di uno dei giocatori della Vis Pesaro, aggredito e picchiato dentro lo spogliatoio, mentre sul terreno di gioco si stavano svolgendo le premiazioni della finale tra Arezzo e, appunto, Vis Pesaro. A fine giugno, l'ex questore di Arezzo Maria Luisa Di Lorenzo, inflisse all'uomo 4 anni di Daspo. Nelle settimane scorse sono anche arrivate le multe alle due società: 6 mila euro alla Vis Pesaro e 1.500 euro all'Arezzo.
"Lorenzo - dice ancora babbo Simone - sono sicuro che tornerà in campo più forte di prima. Siamo tutti contenti di questa promozione che ha ottenuto con il sacrificio e con il suo talento". E poi rivolge un messaggio ai giovani: "Avvicinatevi allo sport, al calcio e al mondo arbitrale, perché è bellissimo. Ciò che è successo è l'eccezione che mai deve diventare regola".
Lo stesso invito che arriva anche dal presidente degli arbitri di Arezzo, Sandro Sarri: "Aspettiamo tanti giovani al prossimo corso per arbitri che comincia ad ottobre" e sulla promozione in Prima categoria di Lorenzo, dice: "Sono soddisfatto, molto". E in questo periodo Lorenzo ha ricevuto anche la maglia e i cartellini, accompagnati da una dedica dell'arbitro Andrea Colombo.
Nel giugno scorso Lorenzo incontrò il presidente Antonio Zappi che allora disse: “È giunta l’ora di modificare il Codice penale equiparando i direttori di gara alla stregua dei medici, degli insegnanti e degli incaricati di pubblico servizio così da poter arrivare fino all’arresto in flagranza di reato. Non intendiamo arretrare di un centimetro di fronte a queste azioni intollerabili. Lavoriamo con determinazione affinché quanto accaduto a Lorenzo non sia più possibile”. E questo è diventata legge. A giugno è stato ufficialmente modificato l’articolo 583-quater del Codice Penale che di fatto va ad equiparare gli arbitri ai pubblici ufficiali.
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