La storia
Il sindaco Filippo Vagnoli e Walter Cellai nel 2021
Addio a Walter Cellai, 104 anni (ne avrebbe compiuti 105 a novembre), l'uomo della bella storia del nome inciso nella grotta, protagonista di rocambolesche fughe dai nazisti nel periodo della Seconda guerra mondiale. Era il più anziano di Bibbiena ed è stato il sindaco Filippo Vagnoli a dare notizie del suo decesso con queste parole: "Riposa in pace Walter!" «Sei stato un esempio di tenacia e stile di vita per tutti noi!»
La sua storia è emersa negli anni scorsi grazie al ritrovamento di una scritta con il suo nome inciso su una parete all’interno di una grotta-bunker nell’isola d'Elba, a Capoliveri. La scritta recita: “1920 - 1943. Caporal maggiore Walter Cellai” ed è stata trovata da un ex speleologo impegnato nel recupero di un vecchio fortino della guerra.
Walter Cellai fu caporal maggiore dell’Esercito italiano e fu di stanza all’isola d’Elba durante la guerra. Nel corso del conflitto, fu catturato dai nazisti nel tentativo di deportarlo ai campi di lavoro, ma riuscì a scappare dal treno che lo avrebbe portato al campo di prigionia.
Dal Brennero si incamminò verso Bibbiena. A Firenze si mise in contatto con il padre che all'epoca era autista degli autobus: indossò la divisa da lavoro del babbo per fingersi impiegato della Sita. Ma, traditi da una soffiata dei fascisti, vennero entrambi messi di nuovo in manette. Portati a Ridracoli avrebbero dovuto lavorare per le truppe naziste. Ma Walter, dopo essersi fatto colpire a un braccio con una mazza, ferito, riuscì a scappare. Arrivò a Soci a piedi passando per l’Eremo e poi Badia Prataglia. Nella fuga per i sentieri del Casentino cadde, riportando ferite importanti: in ospedale fu di nuovo acciuffato dai tedeschi. Ma il parapiglia che si creò, coinvolgendo nazisti e partigiani, gli consentì di mettersi in salvo.
La sua vita durante la guerra fu segnata da continue fughe e tentativi di liberazione, un vero e proprio percorso rocambolesco. È stato nominato Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana per il coraggio dimostrato.
Nel 2021, in una cerimonia che ha consolidato un gemellaggio tra i Comuni di Bibbiena e Capoliveri, Walter Cellai è stato festeggiato con grande affetto da entrambe le comunità. La sua storia, legata a quella scritta incisa nella grotta-bunker, ha rappresentato un ponte tra due realtà geografiche e storiche diverse ma unite dal ricordo della Resistenza e della ricostruzione post-bellica.
Walter ricordava con affetto gli anni passati all’Elba e manifestò il desiderio di tornare a vedere com’è diventata l’isola oggi. Il suo racconto diretto, vivace e intriso di quel tipico spirito toscano, rappresenta un prezioso patrimonio di memoria storica, testimonianza viva di una lotta contro il nazismo e il fascismo vissuta in prima persona.
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