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Il caso

Delitto di Garlasco, colpi di scena a catena: cosa è accaduto nelle ultime settimane. Il punto

Dalle impronte all'indagine per corruzione, dalle perquisizioni alle reazioni delle famiglie

Julie Mary Marini

02 Ottobre 2025, 06:03

Garlasco

La villetta dell'orrore e Chiara Poggi

Colpi di scena senza fine nel delitto di Garlasco. Negli ultimi mesi è accaduto un po' di tutto: nuove tracce, altri profili genetici, persino un filone di corruzione processuale. Proviamo a fare il punto sulle novità più importanti delle ultime settimane, ovviamente citando soltanto quelle rilevanti. 

1. Incidente probatorio e impronte rinvenute su cereali / spazzatura
Nell’ambito del nuovo incidente probatorio disposto dal gip di Pavia, sono emerse nuove impronte latenti su reperti tra i rifiuti sequestrati nella casa di via Pascoli, dove fu uccisa Chiara Poggi, impronte sul sacchetto contenente cereali e su un sacchetto di spazzatura. Non sono state invece trovate tracce utili sul vasetto di Estathé o sulla confezione di biscotti, dai quali si sperava potessero emergere nuovi riscontri. Il nodo chiave è: queste impronte che appaiono “nuove” dovranno essere valutate nella loro utilizzabilità (ossia se sono leggibili, confrontabili con altri profili, affidabili da un punto di vista tecnico) e va stabilito a chi appartengano.

2. Dna sul pollice destro di Chiara e profilo “MDX1”
Dagli atti emergerebbe un profilo di dna maschile repertato sul pollice destro di Chiara, indicato con la sigla “MDX1”. In passato era stato giudicato “non interpretabile”, ma con le tecnologie odierne potrebbe essere riesaminato. La difesa di Andrea Sempio (indagato nella nuova inchiesta) è scettica sull’utilità di questo profilo.

3. Proroga dell’incidente probatorio e calendario delle udienze
È stata concessa una proroga di 70 giorni per l’incidente probatorio, su richiesta dei periti. Le parti sono state convocate nuovamente per il 18 dicembre 2025.

4. Indagine per corruzione su ex procuratore Venditti
E' lo sviluppo più clamoroso: Mario Venditti, ex procuratore (e allora procuratore aggiunto) di Pavia che, nel 2017, aveva archiviato le indagini su Andrea Sempio, è ora iscritto nel registro degli indagati con l’ipotesi di corruzione in atti giudiziari. Secondo l’accusa, Venditti avrebbe ricevuto una somma di denaro non meglio precisata, per favorire l’archiviazione del procedimento contro Sempio. Sono state effettuate perquisizioni nelle abitazioni del magistrato e di altri possibili interessati (carabinieri, ex ufficiali di polizia giudiziaria, parenti di Sempio). Nello stesso contesto, risulterebbero tracce nei movimenti bancari e “movimentazioni anomale” sui conti della famiglia Sempio (versamenti, prelievi) nel periodo compreso tra dicembre 2016 e giugno 2017. La difesa di Stasi, da parte sua, ha commentato che questa indagine “non deve turbare nessuno”, sostenendo che si tratti di un filone diverso e che si debba rispettare la presunzione di innocenza.

5. Perquisizioni a casa dei Sempio, dei loro familiari
Nelle prime ore del 26 settembre 2025 sono state condotte perquisizioni nelle abitazioni dei genitori e degli zii di Andrea Sempio. Anche case legate a ex carabinieri coinvolti nelle indagini del 2017 sono state perquisite. Un elemento scatenante del nuovo filone sarebbe un appunto trovato durante le perquisizioni precedenti, contenente cifre, il nome di Venditti e l’annotazione “gip archivia”, poco prima che fosse notificata l’iscrizione di Sempio nel registro indagati per omicidio.

6. Arresto di Flavius Savu: suggestione “Bozzola / santuario”
Un’altra notizia di rilievo è stata l’arresto in Svizzera di Flavius Savu, rumeno latitante condannato per estorsione nei confronti del rettore del santuario della Bozzola (vicino a Garlasco). Savu aveva, in precedenza, ipotizzato un nesso tra le “feste / eventi” al santuario e il delitto di Chiara Poggi, alimentando nel corso degli anni teorie alternative con elementi esoterici e misteriosi. Al momento non c’è conferma che Savu abbia un ruolo probatorio nel delitto, ma la sua figura torna dunque sotto i riflettori.

7. Dubbi sull’alibi di Andrea Sempio e altri spunti
Nuove ipotesi sono emerse sull’alibi di Sempio nella mattina del delitto: per esempio, l’idea che non sia stato lui a comprare il biglietto del parcheggio a Vigevano, ma sua madre. È inoltre sollevato il quesito di un’intensa attività telefonica di Sempio in quei giorni con amici che suscita interrogativi. Si è a lungo parlato, inoltre, delle telefonate effettuate sull'utenza fissa di casa Poggi.

8. Reazioni di famiglie e difese
La famiglia Poggi ha espresso preoccupazione che il caso diventi “un tormentone infinito”, con continue riaperture che non portano chiarezza. La difesa di Sempio afferma che non teme nulla: “non siamo indagati”, “se uno non ha niente da temere rimane tranquillo”, sono alcune delle dichiarazioni delle ultime settimane. Gli avvocati coinvolti hanno chiesto anche verifiche addizionali, come perizie calligrafiche e approfondimenti sui conti correnti.

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