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POLITICA

Arezzo, nasce un nuovo partito "Ora!", ma il nome fa già discutere

Francesca Muzzi

10 Novembre 2025, 04:19

I protagonisti del nuovo partito

I protagonisti del nuovo partito

La prima cosa che salta agli occhi è il nome. “Ora!” con il punto esclamativo. Ma nonostante l’aggiunta dell’esclamazione e il nome completo “Ora! - Il coraggio dell’ovvio”, il termine “Ora” che balza subito alla vista, ad Arezzo, viene associato alla lista civicaOra Ghinelli” che dal 2015 sostiene e alla quale appartiene il sindaco Alessandro Ghinelli.

Dalle prossime elezioni, poi, il nome della civica verrà cambiato da “Ora Ghinelli”, a Ora e basta, considerato che il primo cittadino non può ripresentarsi per il terzo mandato. E quindi come la mettiamo, visto che quel punto esclamativo potrebbe essere oggetto di confusione durante la campagna elettorale, ma anche in sede di cabina elettorale?

A rispondere alla domanda è Jacopo Acquerelli segretario provinciale del partito che si è già presentato in Sala Rosa: “Non abbiamo copiato il nome da nessuno, è che il nostro partito si chiama così in tutta Italia”. Ma ad Arezzo potrebbe sollevarsi un caso. Vedremo anche quello che ne pensa la lista civica di centrodestra.

Intanto “Ora!” che si presenta alle prossime elezioni comunali, è stata introdotta da Marco Donati di Scelgo Arezzo che ha già annunciato la sua candidatura a sindaco. E dunque sosterrete Donati? “Insieme a Marco Donato - dice Jacopo Acquerelli - abbiamo organizzato insieme il Festival dell’Innovazione, ma ancora penso che sia presto potere dire verso chi sarà il nostro appoggio alle prossime elezioni”.

Dentro il gruppo “Ora!” ci sono soprattutto ragazzi under 40 che arrivano non solo da Arezzo, ma da tutta la provincia. Il nuovo partito politico fondato da Michele Boldrin e Alberto Forchielli, è nato dall’esperienza dell’associazione Drin Drin e ufficializzato lo scorso 11 ottobre durante il congresso nazionale di Abano Terme. All’incontro in Sala Rosa hanno partecipato Leonardo Batini, membro del Direttivo nazionale, Sandro degli Innocenti, coordinatore regionale toscano e appunto Jacopo Acquarelli segretario provinciale.

Arezzo deve diventare un territorio che valorizza i suoi talenti e che ne attrae nuovi invece di obbligarli ad emigrare per essere valorizzati. Promuoveremo un cambio di passo attraverso iniziative come il Festival dell’Innovazione urbana dello scorso settembre”, ha dichiarato Jacopo Acquarelli. Durante l’incontro, Leonardo Batini ha illustrato la nascita e i principi fondanti del nuovo partito.

Ora! nasce da un esperimento spontaneo: Drin Drin è diventato in un anno un laboratorio politico reale, dove professionisti, studenti e cittadini hanno lavorato insieme per costruire un programma basato su competenza e pragmatismo. Non esistono proposte di destra o di sinistra: esistono proposte che funzionano e proposte che non funzionano”, ha spiegato Batini.

“Il nostro metodo parte dai dati ma torna alle persone. Vogliamo riportare i fatti al centro del discorso politico italiano, sostituendo la propaganda con soluzioni concrete”.

A livello toscano, Ora! conta già oltre 800 iscritti attivi, impegnati nella costruzione di una rete capillare in tutto il territorio regionale.

“Stiamo superando il modello dei partiti d’opinione, costruendo una presenza fondata sull’ascolto e sulla partecipazione”, ha detto Sandro degli Innocenti.

“Oggi (sabato ndr) siamo presenti in piazza in tutte le province toscane, con 16 presidi e 4 conferenze stampa, per incontrare i cittadini e spiegare il nostro progetto. È solo l’inizio di una mobilitazione che crescerà mese dopo mese”.

Il prossimo grande appuntamento regionale sarà il 14 novembre a Prato, dedicato al tema del clientelismo e della corruzione nella pubblica amministrazione. L’evento di Arezzo rientra nell’iniziativa nazionale di presentazione di Ora!, che nello scorso fine settimana ha toccato centinaia di città in tutta Italia.

L’incontro è diventato un vero e proprio confronto di due ore con i cittadini. “Siamo molto soddisfatti" commenta Sandro degl'Innocenti. "Il contatto diretto con i cittadini è la linfa vitale di un progetto come il nostro, che parte dal basso e vive di partecipazione”. E sul nome?

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