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LA STORIA

Arezzo, appello per trovare dieci famiglie che accolgano altrettanti bambini dall'Ucraina

Francesca Muzzi

24 Novembre 2025, 05:14

Un'immagine dall'Ucraina distrutta

Un'immagine dall'Ucraina distrutta

Dieci famiglie per dieci bambini. Ma le famiglie potrebbero aumentare, perché “dall'Ucraina arrivano ancora richieste per ospitare i piccoli”. Paola Perciaccante dell’associazione Puer OdV, che ha famiglie in tutta Italia ed un gruppo affiliato (Gruppo Puer Arezzo Bambini Senza Confini) anche ad Arezzo, lancia l’ennesimo appello per l’arrivo di un gruppo di bambini a metà dicembre.

“Si cercano famiglie e anche a stretto giro – dice Paola – che si possano prendere cura di bambini che hanno intorno ai dieci anni e che arrivano tutti dalla regione di Dnipropetrovsk, una delle zone calde del fronte”.

Ma non è semplice, a quanto pare, trovare una famiglia che sia disposta ad ospitare i bimbi che arrivano dopo un viaggio di due giorni con il pullman. Quante famiglie cercate? “La richiesta che è arrivata è per ospitare un gruppo di venti bambini. I dieci più piccoli hanno già trovato accoglienza, ma ne restano altri dieci, tutti intorno ai dieci anni, per sistemare i quali cerchiamo famiglie. Ma gli appelli che riceviamo dall’Ucraina sono molti di più e le richieste di aiuto sono quasi quotidiane”.

Quello che non gioca a favore di questi bimbi che chiedono di venire in Italia a trascorrere le feste di Natale e ad assaporare un po’ di normalità, è il tempo. I bambini arriveranno intorno al 13/18 dicembre e Paola dice: “Bisogna trovare le famiglie nel giro di una settimana, dieci giorni al massimo, altrimenti questi bambini non potranno partire”.

Anche perché le famiglie che si offrono per ospitare questi bambini dovranno ottenere il nulla osta dalla Questura, dovranno essere fatti gli abbinamenti ed i progetti dovranno essere inseriti nel Sima (Sistema Informativo Minori Accolti) del Ministero delle Politiche Sociali e quindi serve avere la disponibilità delle famiglie prima possibile.

Ma chi sono le famiglie tipo? Paola risponde: “Famiglie che possano gestire un bambino. Possono essere anche single, l’importante è che siano in grado di prendersi cura tutti i giorni e per tutto il giorno di un bambino che, ovviamente, non deve essere parcheggiato davanti alla tv. Occorrono persone disposte al sacrificio, perché ci vuole tempo per un bambino di 10 anni”.

I bambini che arriveranno dall’Ucraina resteranno in Italia per circa un mese e potranno anche andare a scuola, se il dirigente scolastico e gli insegnanti sono d’accordo e lo accolgono in classe. Una volta concluso il periodo i bimbi torneranno in Ucraina con le loro accompagnatrici accompagnati dalla generosità delle famiglie aretine che, oltre al loro affetto, daranno loro tanti bei ricordi e sensazioni positive.

Un rapporto che andrà avanti nel tempo, perché il bambino ospitato potrà tornare in estate e nel frattempo potrà sempre mantenere il legame con la famiglia italiana grazie a videochiamate e messaggi. Ma intanto serve il primo passo e cioè servono dieci famiglie di Arezzo e provincia disposte ad accogliere i bambini e disposte a donare loro un periodo di normalità.

Per chi fosse interessato si può contattare Paola chiamando o scrivendo al 393/6838347 oppure si può rivolgere all’associazione Puer OdV (riferimenti su www.puer.it o sulla pagina Facebook Associazione di Volontariato Puer Odv) o può mandare una mail a accoglienzepuer@gmail.com lasciando i propri riferimenti telefonici per poter essere ricontattati.

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