Il caso
Sempre più furti nelle abitazioni
L'ultima strategia dei ladri di appartamenti: rubare nelle auto le chiavi delle abitazioni per poi svaligiarle. Un dettaglio che molte vittime scoprono solo troppo tardi: il furto non è avvenuto quando la casa è stata ripulita, ma qualche ora prima, nel parcheggio di un ristorante, di un supermercato o lungo una strada apparentemente sicura. Perché oggi i ladri nelle abitazioni non cercano soltanto portafogli: cercano le chiavi delle case casa. È una tecnica silenziosa, che i carabinieri conoscono bene e che nelle ricostruzioni investigative sta diventando una sorta di doppio colpo, in cui il primo bersaglio è l’auto e il secondo è l’abitazione.
Il caso che ha fatto discutere accaduto a Lucca è emblematico. Tre uomini, tutti con precedenti per reati contro il patrimonio, sono stati individuati dopo una lunga indagine dei militari della stazione di Nozzano: avrebbero aperto auto parcheggiate, sottratto chiavi di casa e documenti e poche ore dopo avrebbero raggiunto gli indirizzi delle vittime per entrare direttamente negli appartamenti, senza effrazione. Secondo gli inquirenti avrebbero agito più volte e sarebbero arrivati a sottrarre gioielli e orologi per decine di migliaia di euro. Nel veicolo utilizzato dal gruppo, una macchina a noleggio con targhe contraffatte, sono state trovate radio trasmittenti, guanti, grimaldelli, telefoni cellulari e soprattutto le chiavi e i documenti delle persone colpite: la catena del furto era tutta lì, dall’auto all’abitazione.
È una dinamica che sorprende molti cittadini, perché a differenza dei furti in casa tradizionali non lascia quasi alcuna traccia. Nessuna serratura forzata, nessuna finestra rotta, nessun allarme che suona. Il ladro entra con la stessa chiave dei proprietari e spesso agisce in tempi rapidissimi, mentre i proprietari stanno ancora cenando al ristorante o facendo la spesa. Negli ultimi mesi diverse segnalazioni analoghe sono arrivate da altre zone del Paese, sempre secondo la stessa logica: si osservano le auto in luoghi affollati, si sottraggono chiavi e documenti e dopo pochi minuti viene visitata l'abitazione.
A rendere il fenomeno particolarmente insidioso è la facilità con cui può essere messa in atto la prima fase. Molti automobilisti, per comodità o per abitudine, lasciano le chiavi di casa nel portaoggetti insieme ai documenti del veicolo, senza immaginare che quella piccola distrazione possa trasformarsi nell’invito più comodo per chi, con una rapida occhiata, trova subito indirizzo e accesso. L’auto diventa così non solo un luogo da cui rubare oggetti, ma il punto di partenza per un furto più grande, più silenzioso e spesso più ricco. L’indagine lucchese ha permesso di ricostruire due colpi in abitazione avvenuti con la stessa modalità e ha portato alla notifica degli avvisi di conclusione delle indagini preliminari. È un episodio che non è isolato e che, per gli investigatori, conferma una tendenza in crescita: gruppi che preferiscono muoversi senza rumore, senza scasso e senza lasciare tracce. Per i ladri è meno rischioso e più redditizio, e per le vittime è un trauma doppio: prima violata l'auto, poi l'abitazione.
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