Il personaggio
Pietrangelo Buttafuoco con la moglie al Festival di Venezia
Stasera a Lo Stato delle Cose, il programma di Rai 3 condotto da Massimo Giletti, ospite in studio il giornalista, scrittore e conduttore televisivo Pietrangelo Buttafuoco, presidente della Biennale, che parlerà delle grandi potenze contemporanee e sul modo in cui stanno ridisegnando l’economia, l’arte e la storia. Chi è Buttafuoco? Nato a Catania il 2 settembre 1963, la sua carriera si è sviluppata in vari ambiti della comunicazione e della cultura, diventando una figura di spicco nel panorama intellettuale italiano.
Buttafuoco ha conseguito la laurea in filosofia presso l'Università degli Studi di Catania. Iniziò la sua carriera come libraio, prima di entrare nel mondo del giornalismo. La sua prima esperienza significativa fu al Secolo d'Italia, il quotidiano del Movimento Sociale Italiano (Msi), dove lavorò dal 1993. Successivamente, collaborò con diverse testate, tra cui Il Giornale, Panorama, Il Foglio, Repubblica e Corriere della Sera.
Ha vissuto anche un percorso politico: è stato dirigente nazionale del Fronte della Gioventù e membro del Comitato centrale del Msi, per poi passare ad Alleanza Nazionale. La sua visione politica è caratterizzata da posizioni di destra e si è sempre distinto per il suo approccio critico verso il pensiero unico contemporaneo. Nel corso della sua carriera, ha ricoperto ruoli di rilievo, tra cui quello di presidente del Teatro Stabile di Catania dal 2007 al 2010.
Recentemente, è stato nominato presidente della Biennale di Venezia, una delle istituzioni culturali più prestigiose al mondo, con inizio ufficiale dal 2 marzo 2024. E' autore di diversi romanzi, tra cui Le uova del Drago (2005), finalista al Premio Campiello nel 2006; Il Lupo e la Luna (2011); Buttanissima Sicilia (2014), un'opera che esplora la situazione politica e sociale della Sicilia. Il suo ultimo libro è un panegirico dedicato a Silvio Berlusconi, intitolato Beato lui - Panegirico dell’arcitaliano Silvio Berlusconi. Si distingue per le sue opinioni provocatorie sulla cultura contemporanea. Ha espresso critiche nei confronti dei premi letterari, considerandoli spesso come "tornei di vanità". Sostiene che la letteratura oggi deve essere affrontata con un approccio più profondo e meno superficiale. Inoltre, ha sempre sottolineato l'importanza di pagare per la cultura, evidenziando il lavoro che sta dietro a ogni opera artistica o letteraria.
E la vita privata? E' molto riservato e ha sempre preferito lasciare fuori dai riflettori i dettagli della sua vita privata. Una delle poche notizie trapelate è del 2015 con la sua conversione alla religione musulmana. Sessantuno anni compiuti, moglie insegnante conosciuta ai tempi delle scuole. E' nipote del parlamentare missino Antonino. E' uno studioso di Heidegger e amico di Luciano Violante e di Beatrice Venezi, Francesco Merlo e Giuliano Ferrara. E' considerato un grande appassionato di riti e processioni.
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