La storia
Edoardo Leo con la moglie Laura Marafioti
Si chiama Laura Marafioti e il suo nome dice poco per chi non è appassionato del dietro le quinte del mondo dello spettacolo. Tutti, però, davvero tutti, conoscono il marito, Edoardo Leo, attore apprezzatissimo e da anni sulla cresta dell'onda. Laura è una ex ballerina, cantautrice e musa discreta del cinema italiano. Ha costruito un percorso artistico poliedrico mantenendo un profilo sempre molto riservato, lontano dai riflettori. I due si sono sposati nel 2000 e la coppia rappresenta un raro esempio di equilibrio tra vita privata e professionale nel mondo dello spettacolo.
Nata a Torino, Marafioti esordisce come ballerina nel programma Tira e Molla di Canale 5, affiancando Paolo Bonolis nelle prime edizioni. L’esperienza televisiva funge da trampolino verso la sua vera passione: la musica. Con lo pseudonimo La Elle, nel 2008 pubblica il singolo Francesco – scritto da Daniele Silvestri e dedicato al primogenito – il cui videoclip è diretto proprio dal marito. Il brano, una riflessione ecologista sull’uomo distruttore del pianeta, segna l’inizio di una carriera discografica proseguita con Qui (2019) e Bussano parole (2022).
Il sodalizio professionale con il marito raggiunge l’apice nel 2013 con la candidatura ai David di Donatello per Fare a meno di te, brano incluso nella colonna sonora di Buongiorno papà, film diretto e interpretato da Leo. La collaborazione si estende anche alla regia: oltre a Francesco, Leo dirige altri suoi videoclip, tra cui Tormento (2019). Tra le collaborazioni spicca il lavoro come corista per Antonello Venditti, con cui Marafioti ha occasionalmente tournato.
Uniti in matrimonio da oltre vent’anni, Marafioti e Leo hanno due figli: Francesco e Anita. La coppia ha sempre rifiutato l’esposizione mediatica, come sottolineato dallo stesso Leo: “Non mi piace l’esibizionismo di molti attori”. Pur partecipando insieme a eventi come i David di Donatello 2015, condividono solo rari scorci della loro intimità. Attiva su Instagram come @laellemusic, Marafioti preferisce parlare attraverso l’arte, alternando testi introspettivi a sonorità folk-pop.
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