Patrick Swayze, Dirty dancing e il buio. Un solo amore e la sua vita segreta: la droga, il suicidio della sorella e la morte per il cancro

Patrick Swayze: amori, lotte e tragedie dietro la star di Hollywood, protagonista di Dirty Dancing e Ghost.  Il matrimonio con Lisa Niemi, il grande amore della sua vita, rappresenta il fulcro della sua esistenza. I due si conobbero negli anni ’70 nella scuola di danza della madre di Swayze a Houston: lui aveva 18 anni, lei appena 14. Non fu un colpo di fulmine immediato: Lisa inizialmente resistette al suo charme da figlio figo dell’insegnante, finché un dialogo sincero sui loro progetti futuri li avvicinò. Si sposarono il 12 giugno 1975, quando lei aveva 19 anni e lui 23, con una cerimonia semplice nel giardino di casa. Non ebbero figli nonostante anni di tentativi, inclusa una gravidanza interrotta nel 1990 a causa della morte del feto durante un’ecografia. Considerarono l’adozione, ma senza successo.

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Le battaglie contro le dipendenze iniziarono dopo la morte del padre Jesse Wayne nel 1982, che lo gettò in una spirale di alcolismo ed eroina. Il successo di Dirty Dancing (1987) aggravò la situazione, portandolo anche all’uso di cocaina e a crisi di rabbia. Nel 1994 affrontò un altro trauma: il suicidio della sorella Vicky, già alle prese con depressione e disturbi mentali. Trovò parziale sollievo nella riabilitazione e nella vita nel ranch di famiglia, dedicandosi all’allevamento di cavalli arabi. Il rapporto con la spiritualità riflesse una ricerca costante. Cresciuto cattolico, si avvicinò alla fede Bahá’í e al buddismo di Nichiren Daishonin, cercando conforto nelle filosofie orientali. Nel 2000 rischiò la vita in un incidente aereo in Arizona, dove atterrò di emergenza con il suo Cessna: i media specularono sull’ubriachezza, ma uscì illeso.

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La malattia e gli ultimi anni iniziarono nel 2008 con la diagnosi di cancro al pancreas. Nonostante cure sperimentali, il tumore si estese al fegato. Continuò a lavorare, girando la serie The Beast mentre affrontava la chemioterapia. Morì il 14 settembre 2009, assistito da Lisa e dal fratello Don. La moglie, con cui aveva scritto il memoir Time of My Life, si risposò nel 2014, ma il loro legame – celebrato anche nel film One Last Dance da lei diretto – resta iconico. Al suo funerale partecipò il cavallo preferito Tammen, mentre un corpo di ballo omaggiò la coreografia di Dirty Dancing. Lisa Niemi, oggi, conserva quel mix di tenacia e fragilità che ha segnato la loro storia.

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