La tragedia
Alberto Angela racconta l'esplosione della bomba atomica
Hiroshima e Nagasaki hanno riscritto la storia dell’umanità. È questo il cuore pulsante dello speciale di Ulisse, il piacere della scoperta, in onda stasera, lunedì 2 giugno alle 21.30 su Rai 1, con la guida brillante e inconfondibile di Alberto Angela. Ottant’anni fa, nell’agosto del 1945, il mondo trattenne il fiato: le bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki segnarono non solo la fine della Seconda guerra mondiale, ma anche l’inizio di una nuova era, fatta di paure, domande e speranze. Angela, con la sua consueta capacità di rendere affascinante anche la pagina più drammatica della storia, ci accompagna in un viaggio che parte dai laboratori segreti e arriva fino alle città martoriate dal fuoco nucleare.
Come si è arrivati a una decisione tanto estrema? La puntata ripercorre le tappe cruciali che hanno portato alla realizzazione degli ordigni atomici: il progetto Manhattan, un’impresa titanica che ha visto all’opera menti geniali come Oppenheimer ed Enrico Fermi. Proprio a Roma, le telecamere di Ulisse varcano la soglia della storica palazzina di via Panisperna, dove Fermi e i suoi collaboratori scrissero alcune delle pagine più decisive della fisica moderna.
Il memoriale della memoria di Hiroshima
Il racconto si sposta poi in Giappone, tra le strade e i luoghi simbolo di Hiroshima e Nagasaki. Qui, Alberto Angela ci conduce in un percorso emozionante, tra testimonianze, ricostruzioni e immagini che restituiscono la drammaticità di quei giorni. Si sale idealmente a bordo dell’Enola Gay, l’aereo che il 6 agosto 1945 cambiò per sempre il volto di Hiroshima, grazie anche alle parole di chi era presente su quel volo storico.
A Hiroshima, il racconto si fa ancora più intenso tra le mura del Genbaku Dome, la Cupola della bomba atomica, e nelle sale del Museo della Pace, dove oggetti, fotografie e ricordi parlano più di mille libri. A Nagasaki, invece, si rivivono le ore che precedettero la seconda esplosione nucleare, il 9 agosto 1945, e la devastazione che ne seguì. A dare profondità e umanità al racconto sono le testimonianze degli hibakusha, i sopravvissuti alle bombe atomiche.
Enola Gay, l'aereo che sganciò la prima bomba atomica
Tra loro, Terumi Tanaka, oggi simbolo di una battaglia per la memoria e per un mondo senza armi nucleari. La sua voce – e quella dell’associazione Nihon Hidankyo, insignita del Nobel per la Pace nel dicembre 2024 – risuona come un monito e una speranza: non dimenticare, per non ripetere. Un viaggio tra scienza, storia e coscienza, raccontato con la passione e la chiarezza che solo Alberto Angela sa trasmettere. Una puntata che non è solo televisione, ma memoria viva, per capire il passato e riflettere sul futuro.
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