La storia
Margherita Barezzi e Giuseppina Strepponi, le mogli di Giuseppe Verdi
La vita di Giuseppe Verdi, il più grande compositore italiano, fu profondamente segnata da tragici lutti familiari che influenzarono non solo la sua esistenza personale, ma anche la sua produzione artistica. Verdi sposò nel 1836 Margherita Barezzi, figlia del suo benefattore Antonio Barezzi, e dalla loro unione nacquero due figli: Virginia e Icilio. Purtroppo, la felicità familiare fu stroncata da una serie di lutti che colpirono duramente il compositore: Virginia morì giovanissima e, poco tempo dopo, anche Icilio perse la vita: nessuno dei due arrivarono a compiere due anni di vita. Nel 1840, a soli pochi anni dal matrimonio, la moglie Margherita morì a sua volta, a soli 26 anni, colpita da una encefalite.
Una foto di famiglia di Giuseppe Verdi
I lutti segnarono un periodo di grande sofferenza per Verdi, tanto che dichiarò di voler abbandonare la musica. Tuttavia, grazie all'incoraggiamento dell'impresario Bartolomeo Merelli e al successo di opere come Nabucco, riuscì a riprendere la sua attività compositiva. La tragedia personale influenzò anche la scelta dei soggetti delle sue opere. Tra il 1849 e il 1853, Verdi compose sei opere in cui le protagoniste femminili sono spesso figure tragiche che soffrono a causa di trasgressioni reali o percepite, probabilmente riflesso del dolore e delle inquietudini vissute in quegli anni.
Verdi ebbe anche difficoltà nei rapporti con i genitori, in particolare con il padre Carlo, con cui si verificò una rottura definitiva nel 1851 a causa di questioni finanziarie e di gestione dei beni familiari. Questo ulteriore conflitto aggravò il clima emotivo già difficile per il compositore. Dopo un lungo periodo di convivenza, Verdi sposò nel 1859 Giuseppina Strepponi, soprano e prima interprete di Nabucco. La loro unione, pur priva di figli, fu un pilastro affettivo per il compositore. La morte di Giuseppina, avvenuta il 14 novembre 1897, fu un altro colpo durissimo per Verdi, che perse così la sua compagna di vita e di arte. Dopo questo lutto, la sua produzione musicale si ridusse drasticamente, limitandosi principalmente ai Pezzi Sacri. Giuseppe Verdi adottà Maria Filomena, figlia di un cugino, e la crebbe come se fosse sua figlia. La cantante Teresa Stolz fu molto vicina a Verdi, soprattutto negli ultimi anni della sua vita, diventando una presenza costante e di supporto. Verdì designò come sua erede universale Maria Filomena.
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy