Il giornalista
Emilio Fede aveva 94 anni
Una vita intensa. Quasi cento anni tra notizie scoop, polemiche senza sconti, attacchi sferrati e ricevuti e storiche gaffes. Emilio Fede, morto a 94 anni, è stato senza dubbio uno dei volti più noti e controversi del giornalismo televisivo italiano. La sua carriera, lunga e ricca di momenti indimenticabili, si caratterizza per la capacità di stare sempre al centro della scena, sia per le notizie che annunciava sia per gli episodi più ironici e a volte imbarazzanti che hanno segnato la sua presenza in video. Il suo nome è legato a eventi storici di portata internazionale, ma anche a gaffe che divennero icone di un certo modo di fare giornalismo.
Emilio Fede in una foto di diversi anni fa
Nato il 24 giugno 1931 a Barcellona Pozzo di Gotto, Emilio Fede ha iniziato la sua carriera giornalistica molto giovane, per poi affermarsi come uno dei conduttori e direttori di telegiornale più conosciuti in Italia. Dopo essere stato uno dei principali volti Rai, la sua notorietà esplose principalmente grazie al suo ruolo in Fininvest, il gruppo televisivo fondato da Silvio Berlusconi, dove fu per anni direttore del Tg4, il telegiornale delle reti Mediaset.
Spesso al centro della vita mondana e dei principali eventi
Fede è passato alla storia soprattutto per il modo in cui ha raccontato alcuni dei momenti più drammatici e cruciali della contemporaneità. La sera del 16 gennaio 1991, durante la prima edizione del telegiornale in diretta delle reti Fininvest, annunciò l’inizio della Guerra del Golfo, un evento che segnò una svolta nella storia mondiale e in quella della televisione italiana, entrando negli annali come uno dei momenti più memorabili del piccolo schermo. Un altro momento indimenticabile è stato l’11 settembre 2001, quando fu il primo a dare la notizia dell’attacco alle Torri Gemelle agli spettatori italiani, raccontando una tragedia che cambiò per sempre il mondo.
Ma Emilio Fede non è stato solo cronaca seria e scoop da manuale; la sua televisione è stata fatta anche da gaffe e momenti di imbarazzo che sono rimasti nella memoria collettiva e che gli hanno valso un posto speciale nell’immaginario popolare. Il caso più celebre è quello del 1991, sempre durante il servizio sulla Guerra del Golfo, quando, presentando la figura di Saddam Hussein come “un assassino”, alle sue spalle la regia ha mandato per errore l’immagine di Silvio Berlusconi. La reazione in diretta fu immediata e memorabile: "Che figura di m...!", una frase pronunciata in modo spontaneo e talmente umana da restare nella storia della televisione italiana. Da allora, il termine “fedate” ha indicato le gaffe simpatiche o i momenti di imbarazzo in TV.
In un altro famoso episodio, durante un collegamento in diretta con microfono aperto e telecamera già accesa, Fede, credendo di non essere ancora in onda, commentò ad alta voce con "Che belle gambe" riferendosi all’attrice ospite in studio, Kay Rush. L’imbarazzo dell’attimo fu palpabile, ma Fede si riprese con prontezza e professionalità. Emilio Fede è stato anche noto per essere un grande amico e fedele sostenitore di Silvio Berlusconi. Partecipò a molte delle cene private organizzate dal Cavaliere, diventando uno stretto collaboratore e uno dei suoi uomini più fidati nel mondo dell’informazione. Si dice che fosse uno dei pochi ammessi alle famigerate serate di bunga bunga, spesso raccontate nelle cronache più sensazionalistiche.
La sua lealtà politica e personale traspariva anche nei momenti più leggeri: in un fuori onda è stato ripreso mentre cantava con entusiasmo l’inno di Forza Italia, con un sorriso che mostrava tutto il suo sostegno al partito di Berlusconi. Un altro episodio divenuto virale è quello in cui, durante un discorso di Berlusconi in Rai, esultò con i pugni in aria alla nomina di Giorgia Meloni a ministro, credendo di non essere inquadrato.
Non sono mancati tuttavia momenti di crisi anche nella carriera di Fede, culminati nel giugno 2020 quando, durante i festeggiamenti per il suo 89° compleanno, fu arrestato a Napoli per evasione dagli arresti domiciliari nell'ambito del processo Ruby bis, correlato a vicende giudiziarie legate proprio al mondo berlusconiano. Con la consueta ironia, fece commenti spiritosi sulla sua vicenda, scherzando "Poteva essere un film dal titolo Una pizza a Napoli", dimostrando un’incredibile capacità di autocompiacimento anche nelle situazioni difficili.
Oggi, 2 settembre 2025, Emilio Fede si è spento a 94 anni. Una vita spesa davanti alle telecamere, sempre al centro dei grandi avvenimenti, capace di unire cronaca e spettacolo, rigore e comicità, serietà e leggerezza. Con lui, come già accaduto con Pippo Baudo, se ne va una epoca della televisione italiana, dove il confine tra informazione e spettacolo era spesso labile, ma proprio per questo indimenticabile. Una vita professionale e privata, sempre all’apice, in un modo o nell’altro, fino all’ultima diretta.
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