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L'intervista

Oroarezzo, Farsura e lo sguardo globale del gioiello: “Occasione per aprirsi a nuovi mercati”

Alessandro Bindi

11 Maggio 2025, 14:11

Matteo Farsura

Matteo Farsura, manager di Italian Exhibition Group

Arezzo è tornato ad essere capitale del gioiello e dell'oreficeria. Sotto la regia di Ieg, Oroarezzo continua a crescere e a rinnovarsi. È Matteo Farsura, Global Exhibition Manager, Jewellery&Fashion Division di Italian Exhibition Group a sottolineare il percorso di crescita dell’evento.

- Quali sono le novità 2025?
Proseguiamo nel percorso di evoluzione della manifestazione per darle un posizionamento internazionale finalizzato a localizzarla tra le eccellenze della manifattura made in Italy dell'export italiano. I protagonisti possono approfondire quali sono le tecnologie che aiutano gli imprenditori a gestire un mercato incerto.

- Qual è il contesto per gli operatori?
Di grande incertezza dato dalle guerre che determinano forte crescita del costo dell’oro e dai dazi. Ad Oroarezzo gli operatori possono avvicinarsi a mercati importanti come quelli di Stati Uniti, Emirati Arabi ed Hong Kong. Abbiamo fatto un grande investimento nel portare ad Arezzo il maggior numero possibile di paesi interessati all'universo dell'oreficeria e del gioiello. Oroarezzo è l'occasione per incontrare i clienti dei mercati principali ma anche per aprirsi a nuovi mercati come per esempio Egitto, Romania, Croazia, Polonia, Argentina e Colombia.

- Quali i numeri di questa edizione?
Saranno presenti 400 espositori con un’offerta amplia e varia, focalizzata sull’oreficeria e sulla gioielleria made in Italy, il semilavorato, le pietre preziose e semipreziose con un padiglione dedicato alla tecnologia con 70 aziende di cui il 90% italiane. Le tecnologie per il settore orafo italiano sono il fiore all’occhiello internazionale.

- Per 400 espositori quanti buyer?
Anche i buyer ospitati saranno 400 provenienti principalmente dagli Stati Uniti, dagli Emirati Arabi, dal Sud America e Hong Kong. Avranno l'opportunità di vedere e toccare con mano le eccellenze orafe. I padiglioni di Arezzo Fiere e Congressi saranno accoglienti e ben organizzati anche grazie alla direzione artistica di Beppe Angiolini. Un contesto assolutamente utile a far sì che i prodotti possano essere selezionati in modo veloce.

- L'edizione dello scorso anno ha registrato un aumento di visite. L'obiettivo è battere se stessa?
Obiettivo è far sì che le aziende possano aumentare il proprio business. Ad Oroarezzo c'è una curata selezione dei buyer. Ci saranno grossisti provenienti dai mercati principali e non solo in modo che le aziende possano dialogare anche con ipotetici nuovi clienti e trovare nuovi mercati.

- Cosa si aspetta da questa edizione?
Di avere la conferma che in un momento di incertezza nazionale e internazionale l’appuntamento fieristico possa aiutare gli imprenditori a raccogliere le informazioni utili a programmare gli impegni del prossimo anno.

- Quali sono i contenuti di Oroarezzo?
Ci saranno strumenti utili per le aziende e il comparto. L'invito agli imprenditori è di leggere con attenzione il palinsesto degli eventi. Riteniamo vitale anche trovare momenti per ascoltare contenuti di valore. Mi aspetto anche che i visitatori possano apprezzate la qualità delle aziende italiane che rappresentano i principali distretti orafi e che possano dialogare con loro e apprezzare le loro qualità.

- Qual è il bilancio del suo primo anno alla guida della divisione Jewellery & Fashion di Ieg?
È un bilancio positivo del quale vado orgoglioso. Sono tantissime le cose da fare ed il lavoro è impegnativo, sempre stimolante”.

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