Economia
L'interno di uno stabilimento del gruppo Prada
Prada e Bertelli generatori di lavoro. Il colosso del lusso continua ad assumere altre decine di addetti nei suoi poli produttivi aretini, che già occupano circa 2 mila persone più l'indotto, per star dietro alle incalzanti richieste del mercato. E Patrizio Bertelli dopo l'acquisto della ex Lebole, si accinge a mettere in campo un enorme cantiere per il quale lavoreranno centinaia di mani e braccia.
Il piano Lebole
Otto milioni, il prezzo di acquisto perfezionato martedì scorso, altri milioni servono tra progettazione, demolizioni, costruzioni e gestione. Di cosa? Lo vedremo. Al di là delle generiche previsioni di un “parco pubblico”, in realtà si sa poco o nulla. In Comune nessun progetto è stato presentato. Il sindaco Alessandro Ghinelli e l'assessore all'urbanistica Francesca Lucherini hanno espresso soddisfazione e dichiarato piena collaborazione. Gli amministratori sono perfino pronti a varare una nuova variante urbanistica, qualora Bertelli volesse prevedere un'attività produttiva nella superficie ex Lebole dove invece quel tipo di destinazione è stata cancellata per servizi, residenziale, commerciale.
Arte e cantiere
In attesa che Patrizio Bertelli e i suoi professionisti presentino carte e idee, si parla di abbattimento di molte strutture esistenti per mantenere invece il palazzo a cubo attuale e realizzare nuove architetture. Tra le tante ipotesi che circolano c'è anche quella di uno spazio espositivo d'arte con le numerose opere della collezione privata messa insieme negli anni da Bertelli.
In ogni caso la ricaduta in termini di lavoro per trasformare i 15 ettari di terreno, sarà notevole. Tecnici, imprese maestranze impegnati per anni in un luogo destinato a mutare pelle all'insegna del bello, dello stile, dell'armonia. Le fabbriche giardino di Prada fanno scuola.
Gruppo del lusso
L'operazione Lebole è condotta dall'imprenditore aretino in proprio, con la sua società immobiliare (Peschiera che partecipa Olmo), dunque all'esterno delle attività del gruppo Prada, del quale è presidente e che continua a viaggiare a tutto gas trascinato dal successo dei prodotti con marchio Miu Miu e Prada. La crisi della moda che sferza il settore nell'Aretino non fa un baffo all'azienda leader del lusso. Ed è difficile stare dietro ai grandi numeri del gigante, dato che crescono continuamente. Nel 2024 fatturato di 5,4 miliardi (+17%), sono 15.200 i dipendenti in 26 stabilimenti.
Assunzioni
“Sono previsti nuovi ingressi in organico, un numero di unità importante”, afferma Elisa Calori, segretaria della Filctem Cgil. “In particolare sarà potenziato il sito di Terranuova Bracciolini, lo stabilimento storico dove attualmente sono circa 100 i lavoratori ” prosegue la sindacalista. “Qui si prospetta un investimento forte, per introdurre nuove linee produttive. E' in corso la ricerca di nuove figure da inserire in organico , sia in modo diretto che indiretto ”.
Siti produttivi
In Valdarno con vocazione manifatturiera legata a abbigliamento, pelletteria e calzature sono diversi i siti nevralgici. Prada è presente ad Arezzo con la vecchia Sir Robert da cui tutto partì a fine anni Sessanta, con Bertelli giovane imprenditore destinato a sfondare nella moda insieme a Miuccia Prada conosciuta nel 1977 a Milano, per poi protrarsi sul territorio nei comuni di San Giovanni Valdarno, Terranuova Bracciolini, con Valvigna, Montevarchi, con il polo logistico Outlet e polo abbigliamento. Così come a Levane con Buresta e Carducci e non per ultimo Foiano, di recente acquisizione.
Nella geografia del colosso c'è poi San Zeno ad Arezzo (Prada Engeneering), vero quartier generale hi-tech con osservatorio su tutto il mondo e della Prada Home. Da qui Bertelli può controllare tutti i punti vendita nel mondo.
Potenziamento
“Ci risulta un potenziamento anche per Foiano della Chiana” prosegue Elisa Calori “come del resto anche fuori dai confini provinciali, nell'Amiata, a Piancastagnaio, e nel Fiorentino, a Sollicciano. La strategia del gruppo è quella di investire continuamente su luoghi di produzione e personale, con accademia e formazione. Ogni territorio ha la sua specificità: maglieria e abbigliamento in Umbria, tessile in Valdichiana, pelletteria e calzature in Valdarno. La media di età dei lavoratori nel nostro settore si sta alzando, è di circa 47 anni, e non sarà certo un caso se Prada assume sia persone esperte che giovani con buone attitudini. Il criterio è il saper fare, per tramandare un mestiere”.
Quanto all'ipotesi di un utilizzo anche produttivo della ex Lebole, in ambito sindacale non risulta. Ma su quel pezzo di città rimasto abbandonato per oltre vent'anni tutti sono pronti a stupirsi e a sgranare gli occhi.
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