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L'anno d'oro del Gruppo Prada. Dalle mani dei maestri al futuro del lusso. Gli investimenti e i progetti per difendere il sapere artigiano e sfidare i francesi

Giuseppe Silvestri

01 Dicembre 2025, 14:01

Miuccia Prada e Patrizio Bertelli

Miuccia Prada e Patrizio Bertelli

Il Gruppo Prada ha celebrato il 25° Anniversario della Prada Group Academy a Scandicci, Firenze, un evento che ha rappresentato l'occasione per mettere in luce gli investimenti strategici del Gruppo nella formazione, nella struttura industriale e nella salvaguardia dell'eccellenza artigianale italiana. La Prada Group Academy è riconosciuta come uno spazio di dialogo e crescita in cui maestri e giovani talenti plasmano il futuro della manifattura di lusso.

La struttura industriale: un’ancora in Italia
Al 30 giugno 2025, la struttura industriale del Gruppo Prada si distingue per la sua profonda radicazione nel territorio italiano. Il Gruppo conta 25 siti industriali, di cui 23 situati nel Belpaese. La strategia si fonda su pilastri fondamentali che includono la qualità, il controllo dei processi e della catena di fornitura, la flessibilità e velocità di reazione, e la preservazione del know-how artigianale. Il Gruppo impiega complessivamente 15.433 dipendenti a livello globale, al 30 giugno 2025. La divisione industriale mondiale conta 4.167 dipendenti, di cui 3.540 operano nella divisione industriale in Italia. La ripartizione dei dipendenti per divisione evidenzia che il 50% è impiegato nel Retail, il 34% nell'Industriale (dato che include anche i dipendenti della logistica) e il 16% nel Corporate.

La dislocazione dei siti industriali del Gruppo Prada in Italia

All'interno dell'area industriale, l'analisi per categoria di prodotto mostra una forte presenza femminile
• Pelletteria: 2.087 dipendenti (66% donne).
• Calzature: 1.081 dipendenti (54% donne).
• Abbigliamento: 999 dipendenti (78% donne).

Investimenti e integrazione verticale
Il Gruppo Prada ha dimostrato un impegno significativo nel potenziamento della propria struttura produttiva e nell'integrazione verticale della filiera. Complessivamente, dal 2019 alla fine del 2024, sono stati investiti più di 200 milioni di euro per la valorizzazione della struttura industriale. Nel solo 2024, circa 40 milioni di euro sono stati destinati all'integrazione verticale, con l'obiettivo di internalizzare progressivamente alcune fasi del processo produttivo e acquisire competenze strategiche. Per il 2025, sono in corso investimenti per circa 60 milioni di euro nelle strutture industriali.

Il panorama occupazionale del Gruppo Prada

Tra i progetti rilevanti in corso nel 2025 figurano:
• La costruzione di un nuovo stabilimento per la pelletteria a Piancastagnaio, Siena.
• L'ampliamento dello stabilimento di Foiano, Arezzo.
• La creazione di un nuovo polo produttivo per la maglieria a Gubbio, Perugia.
• Investimenti per incrementare la capacità produttiva dello stabilimento di Northampton, Inghilterra.

L'impegno nell'integrazione verticale si è concretizzato attraverso diverse acquisizioni strategiche nella maglieria e nella pelletteria:
• Giugno 2021 (maglieria): acquisizione del 40% della Filati Biagioli, in partnership con il Gruppo Zegna.
• Giugno 2023 (maglieria): acquisizione, con il Gruppo Zegna, di una partecipazione del 15% ciascuno nella Luigi Fedeli e Figlio srl, specializzata in maglieria Made in Italy di pregio.
• Giugno 2025 (pelletteria): annuncio dell’ingresso del Gruppo Prada nel capitale sociale di Rino Mastrotto Group, con l'acquisizione del 10% del capitale.

Il programma della Prada Group Academy

La Prada Group Academy: tutela e trasmissione del know-how
La missione principale della Prada Group Academy, attiva da oltre 25 anni, è salvaguardare il know-how tecnico dell'industria della moda nel settore del lusso, trasmettendo questo patrimonio di abilità artigianali alle generazioni future. Il progetto è nato all'inizio degli anni 2000 per volontà di Patrizio Bertelli con la creazione della Scuola di Arti e Mestieri, inizialmente in collaborazione con il Fondo Sociale Europeo. La volontà di formare internamente le nuove generazioni di artigiani, per contrastare la minaccia del ricambio generazionale, ha portato alla creazione della Prada Technical Academy (poi Prada Group Academy) che, dal 2017, offre corsi per pelletteria, calzature e abbigliamento.

I numeri della formazione (2017-2024)
L'Academy è diventata un asset strategico con una calendarizzazione strutturata. Dal 2021 al 2024, sono stati erogati 29 corsi, in aumento progressivo da 3 corsi nel 2021 a 11 corsi nel 2024.
I risultati ottenuti tra il 2021 e il 2024 evidenziano:
571 allievi formati, provenienti da 18 nazionalità.
• La partecipazione femminile ai corsi è stata pari al 69,7%.
• Nel 2024, sono stati formati 120 giovani, di cui 82 sono stati assunti (69%). Le assunzioni si sono suddivise in 38 per la pelletteria, 24 per le calzature e 20 per l'abbigliamento.

Per il 2025, la Prada Group Academy ha avviato 7 percorsi di formazione in tutte e tre le aree. A novembre 2025, sono stati formati 78 allievi, con un totale di 152 partecipanti iscritti e confermati, segnando un aumento del +28% rispetto al 2024. Nuove edizioni sono state effettuate a Torgiano per profili tecnici dedicati alla maglieria (ottobre 2025) e Montegranaro per la categoria calzature uomo (settembre 2025). Gli spazi dedicati all'Academy si estendono in 4 regioni: Toscana, Marche, Veneto e Umbria. Il percorso di formazione si articola in quattro fasi: 1. Ricerca e valutazione dei candidati (colloqui e prove pratiche, supervisionate da maestri e tecnici esperti); 2. Corso introduttivo all'artigianato (formazione teorica e pratica sul banco da lavoro); 3. L'artigianato in pratica (integrazione graduale nelle aree produttive a fianco di colleghi esperti); 4. Valutazione finale e assunzione.

La Prada Group Academy è attiva da 25 anni

Il polo produttivo di Scandicci: eccellenza e sostenibilità
Il polo produttivo di Scandicci, a Firenze, che ha ospitato la celebrazione del 25° Anniversario ed è un centro nevralgico per la produzione di articoli di pelletteria per i marchi Prada e Miu Miu, includendo anche funzioni di magazzino materie prime e controllo qualità. Lo sviluppo del polo è iniziato nel 2014 con l'acquisizione di una struttura preesistente (l'ex fabbrica Moranduzzo) di 11.500 mq, che era stata compromessa da un incendio nel 1978. In seguito a un significativo intervento di recupero e risanamento, lo stabilimento è entrato in funzione nel 2016, dando vita a un laboratorio produttivo a ciclo completo per Prada (2800 mq) e un laboratorio interno di taglio (1000 mq).
Gli sviluppi recenti hanno incluso
• 2023: realizzazione di un laboratorio produttivo per Miu Miu di 2100 mq.
• 2024: ristrutturazione degli spazi in Via delle Fonti per ospitare un laboratorio di produzione Miu Miu.
• 2025: realizzazione di un laboratorio di modelleria di 500 mq nello stabilimento di Via Pisana.
La presenza del Gruppo a Scandicci oggi si articola su due sedi, con dati demografici specifici:
Sede via Pisana (375 dipendenti): 71% donne, 43% under 35, 74 assunzioni nel 2025.
Sede via delle Fonti (30 dipendenti): 71% donne, 67% under 35, 30 assunzioni nel 2025.

Sostenibilità a Scandicci
Scandicci è stato anche un pioniere per le iniziative di sostenibilità del Gruppo. Nel 2015, è stato installato il primo impianto fotovoltaico del Gruppo Prada, con una potenza di 353 kW, presso il polo produttivo. In un decennio, il Gruppo Prada ha raggiunto una potenza complessiva da impianti fotovoltaici pari a 6,3 MW, contando oggi 23 impianti fotovoltaici. Inoltre, nell'ottobre 2018, il polo produttivo di Scandicci ha ottenuto la certificazione Leed Gold.


Sarà Lorenzo Bertelli a guidare Versace

Un 2025 storico
Ovviamente l'anno 2025 andrà in archivio in particolare per l'acquisizione del 100% di Versace, un'operazione da 1.25 miliardi di euro. Con questa acquisizione, Prada non ha solo comprato un brand, ma ha riportato un’icona del lusso del Belpaese sotto una guida italiana, in un’epoca in cui i grandi gruppi francesi — quelli che dominano la moda globale — sembrano quasi inossidabili. Significa che evidentemente esiste ancora spazio per un’Italia della moda che sappia guardare lontano, giocando le sue carte sull’identità, l’artigianato, la creatività. Negli ultimi anni il mercato globale del lusso ha attraversato turbolenze: domanda in rallentamento, problemi di carattere geopolitico e concorrenza sempre più agguerrita. In questo contesto il Gruppo Prada ha registrato una performance sorprendente: nel 2024 i ricavi sono saliti a circa 5,4 miliardi di euro e nell'anno che ormai volge alla fine, il dato è in ulteriore crescita. Per il Gruppo, dunque, l’acquisizione rappresenta una mossa strategica: integrare un marchio con identità estetica e appeal molto diversi rispetto a quelli già nel suo ecosistema, Prada e Miu Miu, e ampliare la propria offerta su un ventaglio più ampio di gusti, clienti e geografie.

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