Le Feste
Panettone vs pandoro: l'eterno duello di Natale
Ogni Natale, nelle case italiane, il momento del dessert porta con sé una delle discussioni più affezionate e partecipate: pandoro o panettone? Due lievitati diversi per forma, ingredienti e storia, ma entrambi simboli indiscussi delle feste. Dopo anni di tentativi di sorpasso, le rilevazioni più recenti disegnano un confronto serrato, non solo nei gusti ma anche nei numeri reali di vendita e consumo.
Le preferenze degli italiani nel 2025
Secondo l’indagine più recente condotta da AstraRicerche per Unione Italiana Food, il pandoro ha leggermente superato il panettone nelle preferenze degli italiani: il 52,6% dei consumatori lo sceglie come dolce natalizio preferito, mentre il panettone si attesta al 47,4%. Il margine di vantaggio è contenuto ma significativo, soprattutto in un periodo in cui la tradizione culinaria è fortemente sentita. Un altro sondaggio dell’Osservatorio Shopping segnala una percentuale simile: circa il 52% degli italiani preferisce il pandoro, con il panettone attestato intorno al 32% quando si includono anche altre scelte di dessert natalizi. Dietro questi numeri, si nascondono tendenze di consumo: il pandoro risulta spesso preferito per la sua dolcezza uniforme e semplicità d’uso, mentre il panettone mantiene un forte appeal tra gli amanti dei lievitati più ricchi di canditi, uvetta e di tutt le varianti gourmet, ormai tantissime.
Il panettone è uno dei tre dolci iconici delle feste natalizie
Quantità vendute e peso sul mercato
Le due icone del Natale non si combattono solo nelle preferenze, ma soprattutto sulle tavole e nei carrelli degli italiani. Nel solo mese di dicembre, secondo i dati di Unione Italiana Food, le vendite congiunte di panettoni e pandori superano i 33 milioni di pezzi, pari a circa il 70% dei consumi annui complessivi di questi prodotti. Gran parte di queste vendite avviene ovviamente nei supermercati e nella grande distribuzione, che restano i canali principali per l’acquisto di questi dolci stagionali. Ma sono sempre di più anche i piccoli produttori che realizzano in maniera artigianale il dolce natalizio per eccellenza.
Il pandoro ripieno è diventato ormai un classico
Produzione, mercato e export
Oltre al mercato domestico, pandoro e panettone rappresentano anche prodotti con un forte impatto economico. Nel 2024, le esportazioni italiane di questi lievitati hanno raggiunto circa 13.468 tonnellate per un valore di circa 113 milioni di euro, con Francia, Germania, Belgio, Svizzera e Regno Unito tra i principali mercati, seguiti da Stati Uniti, Canada, Australia, Brasile e Argentina. Questi numeri non raccontano solo quantità, ma anche l’attenzione internazionale nei confronti della tradizione dolciaria italiana: panettone e pandoro sono ormai riconosciuti nel mondo come ambasciatori delle festività italiane.
Dal cioccolato alla crema, il panettone è sempre più farcito
Consumi e tendenze di lungo periodo
Dietro i dati stagionali si intravedono dinamiche generazionali e culturali: mentre alcune rilevazioni suggeriscono che il pandoro trovi particolare favore tra fasce più giovani e in alcune aree del centro Italia, il panettone mantiene una base solida di estimatori, spesso tra le generazioni più mature e nei gusti tradizionali. Inoltre, la stessa industria segnala come una quota crescente di italiani consuma questi dolci anche prima e dopo le feste, slegando il consumo dalla sola vigilia o pranzo di Natale e trasformandolo in un fenomeno più lungo nel tempo.
Il peso su tavola e tradizione
Al di là dei numeri di vendita, la vera rilevanza di pandoro e panettone resta culturale. Otto italiani su dieci li considerano i protagonisti indiscussi delle tavole festive, tanto da rappresentare un elemento imprescindibile del Natale. Le varianti creative — dalla versione classica a quelle farcite con creme o cioccolato — ampliano ulteriormente la discussione sul “migliore”, trasformando ogni tavola in un campo di gioco di gusti e affetti.
Tra panettone e pandoro spunta puntuale il torrone, terzo incomodo
Il terzo incomodo
Sulle tavole tra panettone e pandoro spunta puntuale il torrone che resta l'altro dolce tipico delle feste di Natale e fine anno in Italia, pur se con un profilo di mercato più contenuto rispetto ai grandi lievitati come panettone e pandoro. Un sondaggio Coldiretti segnala che il torrone è presente sulle tavole del Natale italiano in circa il 69% delle famiglie, a conferma della forte valenza tradizionale di questo prodotto nelle festività natalizie. Secondo dati Nielsen Scan Track, il mercato italiano del torrone (che comprende stecche classiche, torroncini e praline) ha un valore complessivo di circa 75–76 milioni di euro all’anno, per un volume di circa 5.200–5.500 tonnellate di prodotto venduto. Le stecche tradizionali costituiscono la fetta maggiore delle vendite (oltre il 60% del valore complessivo). Nel segmento delle stecche, il torrone classico bianco o tenero resta quello più venduto, sebbene in leggero calo percentuale negli ultimi anni rispetto a nocciolati e varianti ricoperte. Nel contesto del Natale 2025 il torrone ha subito incrementi significativi dei prezzi, in parte legati all’aumento dei costi delle materie prime (in particolare cacao e nocciole). Secondo il Codacons, i torroni — specialmente quelli al cioccolato — hanno registrato aumenti di prezzo fino al +30% su base annua, con punte anche superiori in alcune catene di vendita. Questi rincari sono più forti rispetto a quelli dei panettoni e pandori tradizionali, sebbene l’incidenza complessiva in termini di valore sul mercato natalizio sia ancora inferiore rispetto ai grandi lievitati.
Mercato internazionale e tendenze più ampie
A livello globale il mercato dei prodotti “nougat” (categoria che include anche torroni) mostra una crescita prevista nei prossimi anni, riflettendo una domanda crescente per dolci tradizionali e snack energici. Secondo stime di settore, il valore complessivo del mercato internazionale di nougat era di circa 1,5 miliardi di dollari nel 2024, con proiezioni di crescita fino a 2,5 miliardi entro il 2033. In Europa, e quindi anche in Italia, il torrone resta un prodotto fortemente stagionale, con consumi che si concentrano nel periodo autunnale/invernale legato alle festività.
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