Il digitale
Sempre più truffe attraverso gli acquisti online
Natale, la stagione degli affari e delle truffe: come finiscono in trappola gli acquirenti online? C’è un lato oscuro dello shopping natalizio che ogni anno torna puntuale, mimetizzato tra offerte lampo, notifiche di spedizione e "promozioni irripetibili”. È il mondo delle truffe online ai danni dei consumatori, un fenomeno che durante le festività registra un’impennata costante e che, secondo gli esperti di sicurezza informatica, è diventato sempre più sofisticato, credibile e difficile da individuare. Il meccanismo è noto, ma si rinnova continuamente. I truffatori sfruttano l’aumento vertiginoso degli acquisti digitali, la fretta di concludere ordini prima di Natale e la naturale distrazione di chi gestisce più spedizioni contemporaneamente. In questo contesto proliferano finti siti di e-commerce, perfette imitazioni di negozi reali o di brand molto conosciuti, costruiti per apparire affidabili: loghi ufficiali, recensioni false, grafiche curate, certificati di sicurezza simulati. L’utente arriva spesso attraverso annunci sponsorizzati sui social o sui motori di ricerca, convinto di trovarsi davanti a un’offerta vantaggiosa, magari limitata nel tempo.
Una volta inseriti i dati di pagamento, il danno è fatto. In molti casi il prodotto non verrà mai spedito; in altri arriverà un oggetto contraffatto o di valore irrisorio rispetto a quanto pagato. Ma il rischio più grave è invisibile: la sottrazione delle informazioni personali e bancarie, che possono essere rivendute nel dark web o utilizzate per frodi successive. Le cronache recenti raccontano di consumatori che, dopo un singolo acquisto natalizio, si sono ritrovati con carte clonate o addebiti multipli nel giro di poche settimane. Un capitolo a parte riguarda le false comunicazioni di spedizione. Email e sms che sembrano provenire da corrieri noti informano di un pacco in giacenza, di un indirizzo incompleto o di un piccolo pagamento necessario per sbloccare la consegna. Messaggi credibili, spesso personalizzati, che sfruttano la coincidenza temporale con ordini realmente effettuati. Il clic sul link porta a una pagina identica a quella del corriere, dove vengono richiesti dati sensibili o il pagamento di pochi euro. È proprio la cifra minima a far abbassare le difese: si paga senza pensarci troppo, aprendo la porta a una frode ben più ampia.
Secondo le segnalazioni raccolte in questi giorni da testate nazionali e da osservatori del settore, il Natale 2025 ha confermato una tendenza preoccupante: le truffe non puntano più sull’ingenuità, ma sulla normalità. Non promettono vincite clamorose, non usano toni sgrammaticati o minacciosi. Al contrario, imitano alla perfezione il linguaggio del commercio digitale quotidiano, rendendo l’inganno parte integrante dell’esperienza di acquisto. Ma non è l'unica truffa di Natale, ovviamente. Accanto alle frodi sugli acquisti online, un altro fronte caldo delle festività è quello delle Gift Card, sempre più utilizzate come regalo last minute e per questo diventate uno strumento privilegiato dai truffatori. Il motivo è semplice: una volta utilizzato il codice, il denaro è praticamente irrecuperabile. Le truffe legate alle carte regalo assumono diverse forme. In alcuni casi vengono vendute gift card già compromesse, con codici sottratti in precedenza e pronti per essere svuotati non appena l’acquirente completa l’attivazione.
In altri casi la frode avviene a monte, con siti fasulli che propongono sconti sulle carte regalo di grandi marchi: si paga, ma il codice non arriva mai. Esiste poi una dinamica più subdola, spesso raccontata dalle cronache: la richiesta di pagamento tramite gift card. Finti operatori di assistenza, sedicenti enti benefici o persino truffatori che si spacciano per amici e parenti in difficoltà convincono la vittima ad acquistare una carta regalo e a comunicare il codice. Un gesto che sembra innocuo, ma che equivale a consegnare denaro contante senza possibilità di tracciamento. Le autorità e le associazioni dei consumatori insistono su un punto chiave: nessuna azienda seria chiede pagamenti tramite gift card, né per servizi, né per sbloccare spedizioni, né tantomeno per risolvere problemi fiscali o amministrativi. Eppure, durante il periodo natalizio, l’urgenza emotiva e la pressione del tempo rendono queste truffe sorprendentemente efficaci.
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