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Arezzo

Forno crematorio da potenziare, ma serve un milione di euro. Il problema della linea unica

Sara Polvani

25 Luglio 2025, 12:29

Forno crematorio Arezzo

L'impianto crematorio ad Arezzo

Numerose le interrogazioni presentate in consiglio comunale ad Arezzo nella seduta di giovedì 25 luglio. La prima di Marco Donati (Scelgo Arezzo) che dopo gli atti vandalici alla scuola Vasari ha chiesto più videosorveglianza. Il vice sindaco Lucia Tanti e l’assessore Alessandro Casi hanno riposto che “per quella scuola sono programmate sia la tinteggiatura che la videosorveglianza. Quest’ultima, a oggi, è presente solo all’ingresso, con il nuovo progetto verrà estesa all’intero complesso”. Il consigliere Alessandro Caneschi (Pd) ha ricordato che “dal luglio 2022 è in ballo la riqualificazione del laghetto del parco Pertini. Ancora non abbiamo registrato alcun intervento”. “L’idea è riempire il laghetto e realizzare un’area verde - ha detto l’assessore Casi - con particolari piantumazioni dove sia possibile sostare. Non so al momento quantificare la tempistica, di sicuro quando i lavori partiranno, considerata la loro natura, non dureranno a lungo”.

Il consigliere Michele Menchetti ha chiesto lumi sul forno crematorio che si è fermato per manutenzione nei giorni scorsi ed una salma è stata porta a Cesena. L’assessore Alberto Merelli: “Posso dire che il forno crematorio ha oramai 15 anni ed è composto da una sola linea. Quando quest’ultima va in manutenzione è inevitabile che venga chiusa per un paio di giorni. Non ci sono inoltre sistemi di refrigerazione. Le soluzioni potrebbero essere una seconda linea, ma il costo è significativo e tocca il milione di euro o un investimento altrettanto importante per un sistema refrigerante per la conservazione delle salme. Purtroppo ci può essere una situazione in cui un cittadino chieda l’attivazione del servizio in un giorno in cui si svolge la manutenzione. Concludo dicendo che adesso il forno è regolarmente funzionante”.

Valentina Sileno (Scelgo Arezzo) ha chiesto se ci sono progetti per avere più parcheggi. “Il problema ha ricevuto le necessarie attenzioni lungo un percorso condiviso tra giunta e maggioranza”, ha risposto l’assessore Casi. Il consigliere Giovanni Donati (Pd) ha ricordato i problemi generati dai pini di via Fra Guittone. “Vogliamo risolvere il problema, l’agronomo incaricato ha intanto confermato che le radici si sono sviluppate soprattutto sotto la strada e a seguito delle valutazioni definitive decideremo come intervenire. Dovremo contemperare le esigenze di tutela delle piante e quelle altrettanto legittime legate alla sicurezza di abitanti e passanti”, ha replicato Casi.

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