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Calcio serie C

Bucchi e l'Arezzo della prossima stagione: "Divertire per vincere. Più forti dopo l'amarezza playoff". Il punto sui giocatori

Riccardo Buffetti

24 Maggio 2025, 07:02

Cristian Bucchi

Cristian Bucchi

Con il campionato ormai alle spalle e una stagione vissuta tra difficoltà iniziali e un percorso ritrovato targato Cristian Bucchi, in casa Arezzo è già tempo di pensare al futuro. Il tecnico, subentrato in corsa e protagonista della svolta amaranto, guarda avanti con idee chiare e ambizione. Bucchi traccia un bilancio del suo operato, parla della crescita del gruppo e svela le basi su cui intende costruire l'Arezzo della prossima stagione.

“C'è rammarico per l'epilogo. L'eliminazione dai playoff è stata una secchiata d'acqua fredda. Ma analizzando il percorso in modo lucido, possiamo definirlo importante perché ci ha permesso di costruire un'identità che ci ha dato una base solida da cui ripartire”.

Mister, qual è la chiave di ripartenza del prossimo campionato?

“Sicuramente ripartiamo da una squadra che dovrà sacrificarsi, a volte soffrire, ma che dovrà giocare divertendosi, facendo divertire e per vincere. E gli episodi negativi devono averci insegnato qualcosa”.

Come alzare ulteriormente l'asticella?

“Il lavoro; l'ambizione di competere per le prime posizioni e per migliorare il quinto posto. Poi è normale ci sia sempre un sogno dietro l'angolo e per raggiungerlo bisogna rimanere uniti e lavorare tanto”. 

Parliamo dei giocatori. Pattarello per esempio, ci sono molte sirene di mercato dopo le venti reti. Rimmarà in amaranto?

“Chi non vorrebbe rimanesse? In questo momento la cosa più importante è capire la sua volontà e le richieste che avrà. Dovrà capire lui in primis cosa vorrà fare, guardandosi dentro. Noi abbiamo le idee molto chiare e la volontà è di andare avanti, ma una stagione giocata come ha fatto lui può attirare l'attenzione di altri club. Può succedere di tutto”.

A prescindere dal dieci, arriverà una punta ad affiancare Ravasio?


“Abbiamo Capello: per noi è un giocatore duttile, ma principalmente è un attaccante. All'inizio gli ho chiesto di fare un sacrificio giocando in un ruolo che aveva ricoperto ma che non è prettamente il suo. Giocatore intelligente e di grande qualità. Probabilmente arriverà un altro attaccante, perché numericamente serve. Capiremo poi dove arrivare, chi prendere e con quali caratteristiche”.

Guccione: rimarrà play?

“Credo che ormai sarà il suo ruolo fino a quando deciderà di smettere di giocare: può sfruttare tutta l'esperienza di quando giocava vicino alla porta e usufruire il nuovo modo di correre del calcio. È un ottimo interprete di quel ruolo”.

Tavernelli ha rinnovato.

Camillo, come tanti altri, è stato uno dei protagonisti di questo finale. È un ragazzo e calciatore fondamentale per il nostro progetto. Siamo contenti che abbia mostrato la volontà di proseguire il nostro progetto. Abbiamo bisogno di questo tipo di motivazioni. La base solida deve trasmettere voglia, sacrificio, e che la squadra deve essere prima di tutto. Chi arriverà troverà questo.”

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