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Calcio

Il 2025 dell'Arezzo, un anno in altalena. Cosa è accaduto mese per mese. E ora caccia alla serie B

Gli obiettivi del nuovo anno: salire di categoria e iniziare i lavori per il nuovo stadio

Riccardo Buffetti

29 Dicembre 2025, 00:59

Il 2025 dell'Arezzo, un anno in altalena. Cosa è accaduto mese per mese. E ora caccia alla serie B

L'Arezzo insegue la promozione in serie B

Il 2025, per l’Arezzo, è stato molto più di una semplice stagione di transizione. Per certi versi, è stato un anno potenzialmente storico, in cui il campo e il contesto hanno iniziato a muoversi nella stessa direzione. Da una parte l’ambizione di ritrovare quella Serie B che manca ormai da vent’anni, uscita progressivamente dalla dimensione dello slogan per diventare un obiettivo dichiarato e perseguito, soprattutto nella seconda parte del 2025; dall’altra, il progetto del nuovo stadio, che ha superato la fase delle intenzioni entrando in un percorso concreto, destinato a cambiare il volto del club e del suo rapporto con la città. Dentro questo quadro si sono susseguiti risultati, scelte tecniche, passaggi societari e momenti di snodo che hanno scandito i dodici mesi amaranto. Un anno complesso, non lineare, ma denso di segnali. Ripercorrerlo significa ricostruire, mese dopo mese, la cronaca di un Arezzo che ha provato a pensarsi — e a proporsi — su un piano superiore. Da gennaio in avanti.


Il tecnico Emanuele Troise, esonerato all'inizio di febbraio

Gennaio
L’inizio del 2025 non comincia nel migliore dei modi. Dopo un dicembre che aveva lasciato sognare i tifosi amaranto, la formazione guidata da Emanuele Troise fatica a trovare continuità. La sconfitta contro il Pineto fa suonare l’allarme all’ambiente amaranto, che diventa emergenza – e ritiro a tempo indeterminato – dopo la partita persa al Comunale con il Pontedera. Dalla sessione invernale di mercato arrivano Gilli, Capello e Ravasio, mentre saluta Gucci. Rinnovano Chiosa, Trombini e Santoro. Pattarello col Legnago arriva a cento presenze con la maglia dell’Arezzo. Sul fronte stadio il consiglio comunale dichiara il progetto di pubblico interesse.

Febbraio
Troise viene esonerato. Fatale il pareggio a reti inviolate maturato contro il Gubbio il 2 febbraio. Due giorni dopo, Cristian Bucchi diventa il nuovo allenatore del Cavallino. “Sono qua perché ho tanta ambizione e ci sono importanti obbiettivi da raggiungere”, spiega durante la sua presentazione ufficiale. L’inizio, però, non è dei migliori: due sconfitte con Ternana e Torres. Il 19 arriva Jacopo Dezi, pupillo di Bucchi, per portare esperienza. Primo successo del nuovo Arezzo a Rimini: 0-2 firmato Tavernelli e Ravasio.


Cristian Bucchi dal 4 febbraio alla guida dell'Arezzo

Marzo
Si apre con il ripianamento delle perdite delle stagioni sportive 2021/22 e 2022/23. A livello sportivo, l’Arezzo alterna ottime prestazioni a passi falsi preoccupanti: vince con Sestri Levante, Spal e Milan Futuro, mentre cade con Carpi e Ascoli. Rinviata la partita con il Pescara, il Cavallino si scopre Guccione dipendente: da quando l’ormai ex esterno offensivo è passato a guidare la cabina di regia del centrocampo, la squadra ha scoperto nuova vitalità.

Aprile
L’Arezzo vince il derby contro il Perugia al Comunale grazie alle reti di Pattarello e Tavernelli. Nella gara successiva, gli amaranto riescono anche ad espugnare l’Adriatico contro il Pescara, ma non riescono a fermare a Chiavari l’Entella, che proprio contro il Cavallino festeggia la promozione in cadetteria. Il campionato regolare si chiude con il successo in rimonta con la Pianese a Piancastagnaio: l’Arezzo finisce il torneo al quinto posto con 64 punti. In chiusura di mese arrivano i rinnovi fino al 2028 per Bucchi e il ds Cutolo.

Maggio
Iniziano i playoff. L’Arezzo passa nel primo turno travolgendo il Gubbio, ma nel secondo deve abbandonare il sogno di proseguire il percorso. La Vis Pesaro, infatti, al Comunale, batte gli amaranto di misura (Okoro) ed elimina il Cavallino. Stagione finita. E’ tempo anche di riconoscimenti: a Emiliano Pattarello (20 reti in stagione) il Cavallino D’Oro e il premio Rovesciata D’Oro – Quartiere di Santo Spirito, il primo; Museo Amaranto, il secondo. La Primavera guidata da Andrea Bricca conquista la promozione in Primavera 3, battendo in finale playoff il Trapani. A fine mese rinnovano Tavernelli e Righetti.

Emiliano Pattarello, bomber e simbolo dell'Arezzo

Giugno
Il 4 giugno, l’Arezzo perfeziona l’iscrizione alla Serie C. Il 9 , invece, il Comunale è il palcoscenico in cui si celebrano i 40 anni dall’iconica rovesciata di Menchino Neri. Arriva il primo ingaggio verso la nuova stagione: il portiere Giacomo Venturi. Il 26 giugno il Comitato di Orgoglio Amaranto festeggia i primi quindici anni di attività.

Luglio
Inizia la nuova stagione. Il 7 luglio il Cavallino si raduna per il pre-ritiro. Due giorni dopo, annunciata la campagna abbonamenti “Nella Stessa Direzione” e l’arrivo in amaranto di Arena e Varela. Successivamente, tocca a Francesco Perrotta. Il 14, l’Arezzo arriva per la prima volta a Storo, in Trentino, dove svolgerà la preparazione estiva. In prestito arriva anche Dell’Aquila, mentre dal Vicenza ecco De Col. A fine mese, si svolgerà a Dimaro l’amichevole di lusso tra il Napoli campione d’Italia e l’Arezzo. Match che viene vinto dagli amaranto grazie alle reti di Varela e di Pattarello. A proposito del dieci, prima della gara viene annunciato il suo rinnovo fino al 30 giugno 2029. Dai partenopei ecco Iaccarino in prestito. A fine mese, la vittoria in amichevole con il Mantova chiude il ritiro. Viene annunciato il Football Video Support per la prossima stagione di Serie C.

Agosto
Ancora mercato: Meli arriva in prestito dalla Juve Stabia. La ciliegina che chiude la rosa è Pietro Cianci, ufficializzato ad inizio mese. La stagione inizia il 16 con il successo in Coppa contro il Bra, e in campionato con i tre punti ottenuti con il Forlì sempre davanti ai sostenitori amaranto. Il 24 l’Arezzo si presenta nella splendida cornice del Prato, anche con le tre nuove divise ufficiali. Due giorni dopo, arriva Tito dalla Ternana. Il mese si chiude con la vittoria di Pontedera.


Il progetto del nuovo stadio dell'Arezzo

Settembre
Il Calciomercato è chiuso. Dieci nuovi volti in rosa per Bucchi, con altrettante uscite, tra cui l'ex capitano Andrea Settembrini. Il 6 settembre viene battuta la bestia nera Vis Pesaro al Comunale. La campagna abbonamenti “Nella Stessa Direzione” si chiude con 1.966 tessere sottoscritte. Il 9, il club festeggia le sue 102 candeline. Tre giorni dopo arriva anche il primo storico successo contro la Juventus Next Gen. Ma il quinto consecutivo non si concretizza: il Guidonia espugna il Città di Arezzo e fa segnare la prima sconfitta in campionato del Cavallino. A fine mese arrivano tre rinnovi, di tre colonne portanti della squadra: Mawuli, Guccione e Chierico.

Ottobre
Uno dei mesi chiave del nuovo campionato, che comincia con il successo di Rimini per 0-1, tre punti che verranno poi tolti al Cavallino per l’esclusione dal torneo dei romagnoli. Il 19 gli amaranto vincono il primo scontro diretto della stagione a Ravenna: travolgente prestazione, e risultato che finisce 0-3 per i giocatori guidati da Bucchi. Per i tifosi dell’Arezzo, però, inizia un calvario fatto di limitazioni: tessera del tifoso, trasferte vietate. Il 29, la vittoria con la Torres al Comunale permette agli amaranto di ottenere il pass per gli ottavi di finale di Coppa.

Novembre
Il mese si apre con il successo interno contro il Campobasso, travolto 5-1. Il 6 viene presentato in Comune il progetto definitivo che andrà a riqualificare il Città di Arezzo, con un modellino plastico e alla presenza di Marani, presidente Lega Pro. Nello stesso giorno, la notizia di una nuova trasferta vietata ai tifosi per il derby contro il Perugia, che terminerà – al Curi – a reti inviolate. Il 20 il Comitato di Orgoglio Amaranto annuncia Enrica Cherici come nuova presidente. Sul finire della stessa settimana, nuovo colpo esterno dell’Arezzo, che torna da Ascoli con tre punti e una vittoria decisiva come un macigno. Ma, gli amaranto devono salutare la Coppa, eliminati il 26 novembre dal Latina ai calci di rigore. Prima della fine del mese, il campionato e la classifica si trovano senza una squadra: affiliazione revocata al Rimini, con le partite finora giocate, tutte annullate. Ma l’Arezzo riesce comunque a battere la Sambenedettese.

Dicembre
L’ultimo mese dell’anno si rivela un Giano Bifronte, ovvero a due volti: sportivamente, l’Arezzo non trova vittorie, ma fuori dal campo lo stadio va a passi spediti. Dopo l’ennesimo divieto di trasferta – questa volta per Livorno – Orgoglio Amaranto lancia un duro comunicato “Il calcio senza tifosi, non ha futuro”, e gli amaranto perdono 2-1. La settimana successiva, pareggiano 3-3 con il Pineto in casa, gara dove il presidente Manzo esplode ai microfoni contro delle decisioni arbitrali dubbie. E il nuovo pari nell’ultima partita dell’anno a Sassari con la Torres, fa chiudere l’Arezzo al secondo posto in classifica nel girone d’andata, regalando al Ravenna l’onore di essere campione d’inverno. Nel frattempo, il 18 dicembre si tiene la conferenza dei servizi per il nuovo Comunale, che da parere favorevole al progetto. Nel nuovo anno, sarà il Consiglio Comunale a completare i passaggi buroicratici. Previsti per fine aprile i primi lavori con lo spostamento del campo. E ora l’assalto alla serie B.

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