La storia
Il pappagallo Buddy
In un soggiorno tranquillo di una casa americana, un suono familiare rompe la quiete: “Alexa!” gracchiato con tono deciso. Non è una voce umana, ma quella di Buddy, un pappagallo africano grigio che ha scoperto, a suo modo, come interagire con la tecnologia domestica. E da quel momento, niente è più stato al sicuro nella lista della spesa. Buddy è diventato una piccola celebrità virale dopo che un video lo ha immortalato mentre attiva Amazon Alexa, l’assistente vocale di casa. Con tono perfetto, il volatile dice chiama Alexa, che obbediente risponde, e ordina i suoi snack. A quanto pare, Buddy ha imparato ad associare il nome dell’assistente al meccanismo di risposta vocale, e da lì è nato un comportamento tanto comico quanto inquietante.
Non si tratta di un caso isolato. Molti esemplari di African Grey Parrot (pappagalli cenerini africani) sono noti per le loro doti di imitazione, memoria sonora e capacità di apprendimento. Secondo vari studi, questi uccelli hanno un’intelligenza paragonabile a quella di un bambino di 3–6 anni. Ma Buddy ha portato il tutto a un nuovo livello, imitando non solo parole, ma anche intenzioni.
Il caso di Buddy ha sollevato sorrisi ma anche riflessioni. Alexa non è progettata per distinguere tra voci umane e animali, almeno non ancora. Questo ha permesso a un pappagallo di attivare funzioni reali dell’assistente: riprodurre musica, leggere barzellette, persino ordinare prodotti. Fortunatamente, il proprietario di Buddy ha disattivato la funzione di acquisto automatico, ma le premesse erano da sitcom: “Il mio pappagallo mi ha ordinato un bollitore”.
Il video ha raggiunto milioni di visualizzazioni su TikTok, Reddit e Instagram, generando commenti entusiasti e storie simili e la proprietaria e il suo pennnuto sono finiti al centro di programmi radio e non solo. Molti utenti hanno condiviso esperienze con animali domestici che attivano Alexa involontariamente: gatti che la fanno parlare camminandoci sopra, cani che abbaiano “Alexa!” senza volerlo, e persino bambini che incolpano gli animali per acquisti sospetti. Amazon ha rassicurato gli utenti ricordando l’importanza delle impostazioni di sicurezza: è possibile attivare un Pin vocale, disabilitare gli acquisti con un comando o cambiare la parola di attivazione da “Alexa” a qualcosa di meno imitabile da un pappagallo (anche se "Ziggy" potrebbe essere ancora più divertente da sentire da Buddy...). Questo caso pone una domanda interessante: cosa succede quando creature biologiche e sistemi intelligenti iniziano a comunicare senza supervisione umana? In fondo, Buddy non capisce l’e-commerce, ma capisce che dire certe parole produce una reazione. E per un animale sociale e curioso, questa è una forma di gioco evoluto.
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