Il giallo
Il recente sopralluogo nella villetta. Nel riquadro Chiara Poggi
Una scossa improvvisa, un colpo di scena che rischia di riscrivere la storia giudiziaria del delitto di Garlasco. Dopo diciotto anni di silenzi, errori e verità processuali contestate, le nuove indagini della Procura di Pavia fanno emergere un dettaglio che potrebbe cambiare tutto: sul tampone orale di Chiara Poggi, mai analizzato prima d’ora, i periti incaricati dal Tribunale hanno individuato materiale genetico maschile, un profilo Y appartenente a un uomo ancora senza nome.
Il tampone dimenticato
Fa venire i brividi il fatto che dal 2007, subito dopo il delitto, il tampone orale prelevato dal medico legale Marco Ballardini è rimasto chiuso in un cassetto, mai sottoposto ad analisi. Solo ora, nell’ambito dell’incidente probatorio disposto dalla gip Daniela Garlaschelli, è stato esaminato: il risultato è clamoroso. Il profilo genetico trovato non apparterrebbe né ad Alberto Stasi, l’ex fidanzato condannato in via definitiva per omicidio, né ad Andrea Sempio, il nuovo indagato. Un dato che spalanca la porta all’ipotesi di un uomo ignoto che avrebbe avuto un contatto diretto con la vittima nelle fasi cruciali dell’omicidio.
Una fase delle recenti indagini nella villetta dell'omicidio
L’inchiesta si complica
Non è tutto. Nel corso dell’incidente probatorio, i periti hanno isolato altro materiale genetico su un acetato, relativo a un’impronta di quattro dita trovata sulla superficie interna dell’anta fissa della porta della cucina. Anche questa traccia non apparterrebbe né a Stasi né a Sempio, ma si tratta di un’impronta non insanguinata, elemento che complica ulteriormente il quadro investigativo. E' stato invece chiarito che sull'impronta di scarpa rinvenuta sul tappetino del bagno, il materiale genetico appartiene al padre o al fratello della di Chiara Poggi.
Le unghie di Chiara
Il materiale genetico trovato sotto le unghie di Chiara Poggi, che aveva portato alla riapertura dell’inchiesta, aggiunge un ulteriore tassello inquietante. Oltre al profilo di Andrea Sempio, secondo la Procura, ci sarebbe un altro Dna, anch’esso ignoto, seppur in quantità minore. Da qui l’ipotesi, sempre più concreta, che più persone abbiano partecipato al delitto o comunque erano sulla scena dello stesso.
Chiara Poggi uccisa il 13 agosto del 2007
La famiglia Poggi: “Ipotesi infondate”
La svolta non convince tutti. Il legale della famiglia Poggi, l’avvocato Gian Luigi Tizzoni, respinge con forza le nuove ipotesi: “Non ci sono Dna di soggetti sconosciuti sulla scena del crimine e tanto meno sul corpo di Chiara. È un dato totalmente destituito di qualsiasi fondamento, che denota come, in assenza di riscontri oggettivi alternativi alla verità processuale accertata e che ha individuato Stasi quale responsabile, si prospettino ipotesi infondate”.
Alberto Stasi nel giorno del suo arresto
Cosa è accaduto nella villetta?
Le indagini continuano e l'impressione è che siano ancora ben lontane dalla verità e di cosa accadde in casa Poggi il 13 agosto 2007. Il caso Garlasco continua ad essere al centro dell'attenzione generale e dei programmi televisivi dedicati ai casi di cronaca. La verità, probabilmente, è ancora nascosta tra le pieghe di un’indagine che non smette di sorprendere.
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