Cavriglia
Francesco e Monica con il piccolo Simone
Arriva dal Valdarno aretino la storia di Natale che scalda il cuore. Francesco e Monica sono finalmente i genitori di Simone, un bimbo adottato in Cina. “Lui non parla ancora italiano – ci racconta Monica tra le lacrime di gioia – ma ci prende per mano e ci chiama mamma e papà”. L’attesa per diventare famiglia è stata lunga ed estenuante per Francesco Zangrillo e Monica Maffei, una coppia residente a Cavriglia, in provincia di Arezzo. Il calvario per riuscire a portare a casa Simone (il nome scelto dalla coppia) è durato quattro anni. A fine 2019 l’iter adottivo era a buon punto, mancava l’invito formale da parte del governo cinese. E lì il buio, per tanti interminabili mesi.
Francesco Zangrillo e Monica Maffei, i genitori del piccolo Simone
“Aspettavamo il documento che ci preannunciava il viaggio per andare in Cina a febbraio 2020 – ci racconta Francesco – ma poi è scoppiata la pandemia del Covid. Doveva essere un blocco momentaneo in attesa che l’emergenza rientrasse e invece niente”. La speranza di poter diventare finalmente genitori non è mai venuta meno, nonostante le difficoltà e la scarsa, alcune volte inesistente, comunicazione da parte dell’istituto dove si trovava Simone. “Il nostro è stato amore a prima vista – raccontano Francesco e Monica – noi ci sentivamo genitori dal momento in cui abbiamo incrociato lo sguardo di Simone. Abbiamo sempre inviato video e foto al nostro bambino. E questo ci ha consentito di costruire un rapporto con lui ”.
La data di nascita di Simone è proprio il 25 dicembre. “Ogni anno – racconta Monica – gli ho mandato i video della torta di compleanno che preparavo per lui. Per fargli sentire la nostra presenza e il nostro amore”. Dopo svariati appelli alla politica (locale e nazionale) e persino a Papa Francesco, la svolta. “Cominciavamo a perdere le speranze – racconta Francesco - Poi abbiamo ricevuto la notizia che la procedura si stava riaprendo e pochi giorni dopo la Cina ha decretato la fine al programma di adozioni internazionali. Queste due notizie molto ravvicinate, precedute dal viaggio in Cina del ministro Tajani e della premier Meloni ci fanno pensare che ci sia stato un intervento del governo”.
Il piccolo è arrivato a Cavriglia il 4 novembre
Simone è arrivato a Cavriglia il 4 novembre, per lui e per i suoi genitori sarà indubbiamente un Natale speciale. “Avevamo tutto contro – conclude Monica – ma posso consigliare alle coppie che si trovano nel nostro stesso percorso, di non mollare mai. Resistere sempre. Il nome cinese del nostro bambino significa stella che brilla e noi abbiamo visto questa piccola luce in fondo al tunnel, una stella che ci ha guidato e ci ha aiutato ad andare avanti. La gioia che abbiamo provato ci ha ripagato di tutti gli anni di dura sofferenza”. E adesso inizia un'altra storia. “Sì – ci racconta la coppia felice ed emozionata – i primi giorni lo abbiamo fatto dormire con noi nel lettone, ma adesso dormirà nella sua cameretta. Ci stiamo conoscendo meglio e cerchiamo di ritagliare più tempo possibile per una vita familiare finalmente a tre”.
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