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La polemica

Arezzo, l'opposizione attacca la giunta Ghinelli: "Dieci anni di fallimenti. Degrado, incompiute e gravi errori. E' ora di cambiare"

Duramente criticata la scelta delle fondazioni: "Inutili doppioni che costano"

Greta Settimelli

04 Gennaio 2025, 01:12

Opposizioni Arezzo

La conferenza delle opposizioni

Decoro, sicurezza, grandi opere incompiute e una ferita ancora aperta: l'area ex Lebole. Sono i macro temi su cui la minoranza del consiglio comunale di Arezzo boccia l'operato della giunta Ghinelli e questi (quasi) 10 anni di amministrazione a trazione centrodestra della città. La conferenza stampa dei gruppi consiliari Pd, Arezzo 2020 e Movimento 5 Stelle, ha visto l'assenza (l'invito c'era stato confermano i capigruppo ndr) del gruppo consiliare Scelgo Arezzo (Marco Donati e Valentina Sileno). “Questa è la conferenza stampa delle minoranze – ha precisato Francesco Romizi (Arezzo 2020) – sono stati tutti invitati. E' chiaro che lavoriamo per un'alternativa alla destra aretina. Il campo dovrà essere molto più largo di chi è presente a questo tavolo, stiamo lavorando in questo senso. Non abbiamo alcun veto”. Così conferma anche Donato Caporali, capogruppo del Pd. L'unico che non sarà della partita è Michele Menchetti che rimarrà consigliere comunale del Movimento 5 Stelle fino al termine della consiliatura, poi sarà libero da ogni connotazione politica e con un suo progetto (che non comprenderà alcun partito) farà la sua corsa a Palazzo Cavallo.

L'amministrazione è stata definita “assente, lontana dalla città, incapace di dare risposte ai bisogni dei cittadini e indisponibile all'ascolto, giunta al termine del proprio decennio di governo senza portare a compimento né opere strategiche né interventi significativi in termini di sicurezza e decoro”. “Si fa sempre più evidente la mancanza di peso politico dell'amministrazione comunale nonostante la convergenza con il governo nazionale – ha dichiarato il capogruppo Pd, Donato Caporali – mi riferisco alla incapacità di influire sulla progettazione di due infrastrutture strategiche quali la localizzazione della stazione Alta Velocità Medioetruria, la cui individuazione a Creti sacrifica completamente Arezzo e la mancanza di finanziamenti per la Due Mari. La città soffre anche di una progressiva situazione di degrado, con una manutenzione sempre più insufficiente, situazione che non fa che accrescere il senso di insicurezza dei cittadini”.

Tra le grandi opere incompiute, la minoranza punta il dito vero la caserma di via Fabio Filzi. “E' stata una precisa scelta dell’amministrazione Ghinelli – afferma Alessandro Caneschi (Pd) – quella di voler portare per forza la sede della polizia municipale dentro un’area che in quel momento aveva problemi di ordine pubblico. L'errore più grande è stato quello di aver utilizzato lo strumento del leasing in costruendo. L’immobile non è di proprietà del comune. Una bella patata bollente che verrà lasciata a chi amministrerà in futuro”. E l'area ex Lebole ancora in preda al degrado. “Il fallimento della possibile riqualificazione dell'area ex Lebole ha un nome e un cognome: Alessandro Ghinelli – afferma Alessandro Caneschi (Pd) - l’amministrazione di centro sinistra, con il sindaco Giuseppe Fanfani, aveva trovato una soluzione ed era stata votata nell’ultimo consiglio comunale. Ghinelli ha voluto rimettere in discussione una parte di quello che era sta approvato e nel frattempo sono cambiate le condizioni e gli scenari. E' sua la responsabilità politica di aver fatto fallire un tentativo di recupero di quell’area”. Sul fronte del decoro e della manutenzione i gruppi di opposizione definiscono Arezzo come una “città allo sbando”, che ha visto anche un “sindaco assente” per troppo tempo.

A rimarcarlo in conferenza stampa è stato Michele Menchetti, che poi ha sottolineato come le fondazioni volute da Ghinelli siano degli “inutili duplicati degli uffici comunali ai quali però – precisa – vengono elargite delle importanti risorse”. E poi il totale abbandono degli immobili comunali, come ad esempio il chiosco di Campo di Marte e il “mancato impegno per la riapertura dell'Anfiteatro romano, chiuso dal luglio 2023”. A proposito di fondazioni, è negativo il giudizio sull'operato della Fondazione Arezzo Comunità e in generale nell'ambito socio sanitario. “Al di là delle roboanti dichiarazioni del vice sindaco Lucia Tanti – afferma Francesco Romizi (Arezzo 2020) - cosa è stato fatto dall’amministrazione comunale per migliorare i servizi socio sanitari di questa città? Assolutamente nulla! La maggior parte delle risorse della Fondazione Arezzo Comunità, sono servite per il pagamento del direttore e delle consulenze esterne – prosegue Romizi - guardo al 2025 come l'anno di svolta per questa città. Dopo questi dieci anni di buio siamo pronti a lavorare per dieci anni di luce”.

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