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AREZZO

L'alfabeto della Giostra di giugno: dalla A di Alleluia alla Z di zoppia. Il Saracino in 21 lettere

Luca Serafini

23 Giugno 2025, 07:37

Santo Spirito

La Lancia d'oro del Giubileo della speranza

A come Alleluia. Nell'Anno Santo ascende in paradiso Porta Santo Spirito. Giubilo gialloblù per il Giubileo. È il profeta Elia che consegna al suo popolo la lancia sacra. Ma l'indulgenza plenaria vale per tutta la città di San Donato: Giostra magnifica, corteo esemplare.

B come Bastioni. Solidità e continuità. Vittoria numero 41. Per la smorfia è il numero del “coltello”, qui significa “lancia”. Con il rettore Giacomo Magi esulta il nuovo capitano Niccolò Pino. Possono cambiare gli uomini nei ruoli guida, ma la rastrelliera cresce intorno al duo d'oro Cicerchia - Scortecci.

C come Corteo. Dopo otto mesi di indignazione, riflessione, squalifiche, penitenze, ravvedimenti, appelli, buoni propositi e stravaganze (alcoltest evaporato), la sfilata recupera la sua essenza. Una festa.

D come Distacco. Porta Crucifera e Porta Sant'Andrea, a quota 39, ora sono staccate di due lunghezze dalla Colombina che spicca il volo nell'albo d'oro. Colcitrone non capitalizza il 5 alla prima botta, i biancoverdi mollano la presa allo spareggio-duello finale. Per non dire di Porta del Foro (27) che per due volte poteva spezzare il digiuno ma resta con la fame.

E come Etilometro. Prima prospettato come obbligatorio per i figuranti, poi facoltativo, alla fine boh. Il mondo della Giostra sceglie il buonsenso ed è la cosa migliore.

F come Foto. A parte quelle del tripudio gialloblù, la fotografia della Giostra di giugno è quella del tabellone al termine delle carriere regolari: tutti a 9 punti, tutti agli spareggi, tutti bravi. Poi la differenza la fa chi ha un qualcosa in più degli altri.

G come Giani. Presidente globetrotter, nel giro di una manciata di ore, partendo da Firenze prima va a Sansepolcro, poi a Prato quindi è in Piazza Vasari. Nobilita la tribuna e onora Arezzo, città vanto della Toscana.

H come Hooligan. Qualche fisiologica baruffetta, ma di scalmanati della Giostra non c'è traccia.

I come Incoscienti giovani. All'inizio erano giovanissimi coraggiosi e sfrontati, seppure in modo pulito. Non che dormissero in un Peugeot, come canta Achille Lauro, ma furono capaci con forza e creatività di sovvertire le leggi della piazza. Negli anni Elia&Gianmaria, 33 e 39 anni, “invecchiano” come vino in barrique. Quando uno è in stato di grazia l'altro lo supporta con solidità. La linguaccia liberatoria di Cicerchia è un altro fotogramma top.

L come Leggenda. Che termine vogliamo usare per definire la sequenza (14) di successi della coppia di giostratori Cicerchia - Scortecci? Sono già nella leggenda ma scrivono il presente.

M come Match point. Porta del Foro ne fallisce due per chiudere la sfida. Capita anche a Sinner.

N come Note. Musici e Sbandieratori riempiono la città di armonie e ritmi tambureggianti che esaltano l'identità aretina. Colonna sonora emozionante e perfetta, come il portamento, la disciplina e la passione che ci mettono.

O come Opere d'arte. È arte la Lancia firmata da Mauro Capitani e intagliata da Francesco Conti. Ma sono opere d'arte anche le evoluzioni degli Sbandieratori e la regia della manifestazione figlia di una città.

P come Pause. Quelle dell'araldo Francesco Sebastiano Chiericoni sono di pura suspense. Calibrate. Lui è impeccabile in tutta la Giostra, modula timbro e ritmo prima di comunicare alla piazza l'esito, misurato dalla giuria, delle carriere di questa contesa appassionante. Tommaso Ceccarini gli porta il biglietto col punteggio e lui sa come lavorarlo con la voce e il cuore. Meglio di De Martino quando apre i pacchi.

Q come Quartieri. “Sono fonte di Speranza, luogo di aggregazione, solidarietà.” Il vescovo Migliavacca sceglie queste parole, alla benedizione, per i quattro motori della vita sociale di Giostra. Parole sante.

R come Rondine. Fa effetto questa sfida cavalleresca mentre nel mondo tuona la guerra. Vorremmo che la Colombina simbolo anche di pace volasse con un ramoscello d'ulivo sul becco. Come Rondine a pochi chilometri da qui, la Cittadella che trasforma i conflitti in civile, rispettosa convivenza e dialogo, pur nelle diversità.

S come Sindaci. C'è il primo cittadino di oggi Ghinelli, of course, al 10º anno di fascia tricolore, con accanto la consorte Marjorie. Non mancano diversi papabili per il 2026, tra cui la vice Lucia Tanti e il maestro di campo Gabriele Veneri. C'è anche il sindaco di Castiglion Fiorentino, Mario Agnelli, qui ospite, che molti vorrebbero in sella a Palazzo Cavallo.

T come Tempi. In Giostra non c'è certezza di orario e ne sanno qualcosa le redazioni dei giornali cartacei allo sprint per rincorrere le rotative. La Lancia d'oro arriva in carrozza a mezzanotte, in un'atmosfera magica, sospesa, dove poi chi vince fa l'alba.

U come Ultimo tiro. Dopo il secondo 5 di Cicerchia, agli spareggi, decretato dopo un'attesa palpitante, toccava a Tommaso Marmorini per Sant'Andrea, ma nell'aria già c'era un che di impresa già scritta, poi il 4 ha spento ogni velleità.

V come Volevo essere un duro. Chi oggi si sente “nessuno”, sconfitto, senza superpoteri nella sfida al Buratto, ha davanti un pezzo di estate per ritoccare le proprie abilità e lanciare la rivincita.

Z come Zoppia. Il problema accusato da Olympia, la cavalla costretta al forfait poco prima della Giostra e sostituita all'ultimo da Toni. Quando l'ostacolo diventa trampolino. Un imprevisto trasformato in oro dal profeta Elia.

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