Perplesso e all'inizio recalcitrante, alla fine il gatto Leo ha preso la via del ritorno ad Arezzo. All'interno di un trasportino, nell'auto dell'architetto Pierpaolo Nencioli: da Punta Ala a via Romana.
Ora si è davvero chiuso (?) il caso del micio che lo scorso anno di questi tempi preferì sparire dalla circolazione quando i suoi padroni facevano i bagagli per tornare in città al termine della vacanza 2024. Introvabile. Salvo poi riapparire nella località di mare all'inizio della villeggiatura 2025 - a luglio - per la gioia di Pier Paolo e della moglie Clara.
Una storia particolare, sulla quale si erano accesi i riflettori dei media. Dalle crocchette alla vita da randagio e di nuovo alla ciotola domestica.
“Missione compiuta. Durante il viaggio verso casa i nostri gatti hanno miagolato tutti e tre, Leo, Mira e Lince, ma ce l'abbiamo fatta” dice Nencioli. “Appena siamo arrivati Leo, spirito libero, si è nascosto subito, chissà dove. Ci siamo abituati. È diverso dagli altri, indipendente. Sta molto tempo fuori, poi quando è l'ora del cibo torna in casa”.
Riavvolgendo il nastro, l'architetto ricorda: “Lo avevamo dato per perso, più volte l'anno scorso siamo tornati a cercarlo a Punta Ala, senza risultato. È stata una liberazione vederlo riapparire. Era smagrito, per mesi e mesi ha vagato chissà dove a Punta Ala, si è arrangiato. Poi, come ha percepito la nostra presenza, si è riunito agli altri e a noi, ed è stata una bellissima estate. Al completo. Ora siamo tutti ad Arezzo e vediamo un po'...”
Ieri mattina nei rispettivi trasportini sono entrati prima Lince e Mira, decisamente più docili, mentre per prendere Leo è stata una faccenda più laboriosa. Prima ha fatto salti di un paio di metri. Alla fine ha accettato, come un bambino bizzoso che non vorrebbe lasciare la sabbia e il secchiello per riprendere in mano quaderni e matite.
Subito avvertita della novità la veterinaria di fiducia, che sarà chiamata a fare una visita al gatto girellone uno di questi giorni.
La vicenda di Leo fece notizia per la trama un po' da cartone animato, come negli Aristogatti. Avventure degli animali e sospiri umani.
“Cosa mi ha insegnato questa storia? Beh, che per me, per noi, l'amore verso gli animali è importante” dice Nencioli “anche se sono impegnativi, sono una gioia e una compagnia.”
Nonostante i molti mesi passati distanti, tra gatto e padrone, quando Leo riapparve il filo tra loro sembrava non essersi mai spezzato. Il gatto rispondeva al richiamo di sempre, al fischio. Dire che fosse obbediente è troppo, perché anche durante questa estate da “figliol prodigo” si è concesso i suoi vizi. Ma con i “fratelli” e i padroni ha ristabilito una bella intesa. “Non è vero che i gatti non si affezionano, Leo è stato fedele al luogo e all'uomo: è tornato dove sapeva che avrebbe ritrovato la sua famiglia”, disse la veterinaria Paola Landini. Pur sottolineando la peculiarità felina: “Un'indole libera. Di fronte alla quale bisogna comportarsi con rispetto”.
L'anno prossimo stessa spiaggia stesso mare? Vedremo.