L'omicidio
Santo Romano ucciso con un colpo di pistola
Santo Romano era un giovane calciatore di 19 anni. Nella notte tra l'1 e il 2 novembre 2024 è stato ucciso con un colpo di pistola, mentre cercava di placare una lite tra due gruppi di ragazzi. Un omicidio efferato che ha scosso profondamente la comunità di San Sebastiano al Vesuvio, in provincia di Napoli. Santo si trovava in piazza quando è scoppiata una discussione per futili motivi, apparentemente legata a una scarpa costosa che era stata accidentalmente sporcata. Il giovane stava cercando di calmare gli animi quando un 17enne, originario del quartiere Barra, ha estratto una pistola e ha sparato, colpendo Santo al petto. Nonostante i tentativi dei suoi amici di soccorrerlo e portarlo all'ospedale, per lui non c'è stato nulla da fare.
Una parata di Santo Romano durante una partita
Il presunto killer, un 17enne, è stato arrestato poco dopo l'omicidio. Inizialmente ha negato le accuse, ma successivamente ha confessato di aver sparato, sostenendo di averlo fatto per legittima difesa durante un'aggressione. Versione dei fatti che non coincide con le testimonianze di altri presenti alla scena. Inoltre, il minorenne ha un passato problematico con la giustizia e risulta che una perizia psichiatrica lo ha giudicato parzialmente incapace di intendere e volere.
Le indagini proseguono per chiarire i dettagli dell'accaduto e per individuare eventuali complici. Si sta esaminando anche un messaggio audio inviato al presunto killer subito dopo l'omicidio, in cui gli veniva consigliato di non tornare a casa perché i carabinieri lo stavano cercando. Gli investigatori stanno valutando anche il ruolo di un altro giovane di 18 anni che potrebbe essere coinvolto nella vicenda.
Un primo piano di Santo Romano
La morte di Santo ha suscitato un'ondata di dolore e indignazione tra amici e familiari. Descritto come una persona speciale e un punto di riferimento per la sua famiglia, Santo era anche un appassionato calciatore e giocava come portiere nell'Asd Micri Calcio. La sua scomparsa ha lasciato un vuoto incolmabile nel cuore della sua comunità, che ora chiede giustizia. Il parroco della zona ha organizzato una manifestazione contro la violenza in memoria di Santo, evidenziando la necessità di riflessioni più profonde su temi come la sicurezza e il rispetto tra i giovani.
Distrutta dal dolore e dalla rabbia la sua fidanzata Simona, che ora implora giustizia: "Quella di Santo non può restare una morte così, di quelle di cui ci si dimentica subito. Non permetterò che il suo nome vada ad allungare una lista infinita di tragedie assurde. Lui non c'entrava nulla con la scarpa calpestata; era estraneo alla lite e non meritava una fine così". In diretta televisiva stringendo al petto una scarpa appartenente a Santo, ha aggiunto che il suo sacrificio deve servire a fare la differenza: "Non si può morire così. La violenza, le pistole, i coltelli devono essere fermati".
Simona, la fidanzata di Sante Romano chiede giustizia
Simona ha espresso forte disappunto riguardo alle dichiarazioni dell'avvocato del 17enne accusato dell'omicidio. Ha affermato che le affermazioni sulla presunta aggressione e sull'uso di armi da parte di Santo sono completamente false e infangano la sua memoria. Ha invitato il legale a riflettere sulle sue parole, sottolineando che le scuse della famiglia del killer, inviate alla famiglia di Santo via lettera, non servono a nulla, ma fanno solo parte di una strategia. Ha criticato anche le affermazioni sulla presunta umiltà della famiglia del minorenne, evidenziando contraddizioni nel loro comportamento. Al centro della controversia ci sono due scarpe: una costosa scarpa Versace da 500 euro indossata dal 17enne, quella che sarebbe stata calpestata, e una scarpa da ginnastica di Santo, che Simona tiene con sé come simbolo del suo amore e del suo dolore. In un flash mob organizzato dai compagni di scuola di Santo, circa mille persone si sono riunite per onorare la sua memoria. La dirigente scolastica ha offerto supporto agli studenti in questo momento difficile, mentre gli amici hanno dedicato poesie e canzoni in ricordo di Santo.
Lacrime e dolore durante i funerali di Santo Romano. Chiesa gremita e durissime parole nell'omelia di Francesco Beneduce, vescovo ausiliare di Napoli: "Signore, paralizza le mani di chi vende pistole così facilmente e a così poco prezzo. Perché questo è un prezzo che non si misura". Sulla bara bianca guanti da portiere e maglie con il numero uno. Lacrime e applausi nella chiesa e quando la bara è uscita dalla chiesa si è levato il coro "giustizia, giustizia".
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy