La storia
Il libro Lettera a un bambino mai nato
Oriana Fallaci, la gravidanza, l'aborto e il libro Lettera a un bambino mai nato. La grande giornalista, tornata al centro dell'attenzione grazie alla serie Miss Fallaci, professione a parte, ha vissuto una vita segnata da intense passioni e profondi dolori. Tra i momenti più significativi della sua esistenza la gravidanza e l'aborto spontaneo che l'hanno profondamente segnata, influenzando anche la sua produzione letteraria.
Negli anni Cinquanta, Oriana Fallaci intraprese una relazione con Alfredo Pieroni, giornalista che lavorava come corrispondente da Londra. La storia d'amore, intensa e passionale, portò Oriana a rimanere incinta nel 1958. Tuttavia, Pieroni non era disposto ad assumersi responsabilità familiari, lasciando Oriana in una situazione difficile e solitaria. La gravidanza si concluse con un aborto spontaneo, evento che la lasciò in uno stato di profonda disperazione e crisi emotiva. La perdita del bambino la gettò in una spirale di sofferenza così profonda da spingerla a un tentativo di suicidio. Questa esperienza segnò profondamente la sua vita e la sua scrittura, influenzando anche il suo approccio alla maternità e alla libertà di scelta.
Molti anni dopo, nel 1975, Oriana Fallaci pubblicò il libro Lettera a un bambino mai nato, un monologo che una donna incinta rivolge al figlio che non nascerà mai. Il libro affronta temi come la maternità, l'aborto e la responsabilità di dare la vita in un mondo spesso ostile. Fallaci, pur negando inizialmente qualsiasi legame autobiografico, riversò in quelle pagine il peso della perdita e il senso di ribellione contro i ruoli e i giudizi soffocanti della società.
Il libro è stato interpretato in modi diversi: per alcuni è un manifesto della libera autodeterminazione della donna, mentre per altri è un inno alla vita. Tuttavia, al di là delle categorizzazioni, il testo rimane un'opera profondamente emotiva e coinvolgente, che descrive concretamente i pensieri e i sentimenti di una maternità che si fa carne nella giusta consapevolezza della responsabilità. La sua esperienza personale, trasformata in scrittura, ha lasciato un segno indelebile nella letteratura italiana e internazionale, offrendo una prospettiva unica e profonda su temi che continuano a essere centrali nella società contemporanea.
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