Il caso
Ogni anno in Italia 250 coppie ricorrono alla maternità surrogata
In Italia la legge considera la maternità surrogata un reato universale, perseguibile anche se commesso all'estero. La coppia gay di Arezzo che ha avuto un figlio attraverso proprio attraverso la maternità surrogata in California, come può rientrare nel proprio Paese? I due professionisti, tra i trenta e i quarant'anni, vivono in città ma lavorano fuori. La loro relazione consolidata li ha spinti a desiderare di allargare la famiglia con un figlio. Come tante altre coppie gay, i due hanno scelto di ricorrere alla maternità surrogata in un paese dove è legale, in questo caso la California. La fecondazione è avvenuta quando la pratica ancora non era considerata reato. La coppia si trova di fronte a due opzioni: rimanere nell'anonimato oppure autodenunciarsi.
Rimanere nell'anonimato significa tornare in Italia e far apparire il neonato come figlio del solo padre biologico. Questo significherebbe che il partner non biologico non avrebbe diritti sul bambino, ma eviterebbero il rischio di essere scoperti e processati. Tuttavia, questa scelta comporta rischi legali e potrebbe creare problemi futuri per la famiglia.
Con l'autodenuncia, invece, dovrebbero presentarsi spontaneamente alle autorità e affrontare il processo. In questo caso, l'avvocato Gianni Baldini, noto per le sue battaglie in difesa dei diritti civili, è pronto a sollevare una questione di incostituzionalità della legge davanti alla Corte Costituzionale.
La nuova legge italiana ha ricevuto molte critiche e sono stati sollevati interrogativi sulla sua compatibilità con i diritti umani e le norme internazionali. Molti ritengono che penalizzi ingiustamente le famiglie che cercano di costruire una vita insieme attraverso pratiche di procreazione assistita, che sono legali in altri paesi. Altri, invece, l'hanno applaudita, sostenendo che per procreare un bimbo occorrono comunque un uomo e una donna. La coppia gay rischia l'arresto, pena fino a due anni di carcere e una multa fino a 600 mila euro. Secondo le stime ogni anno in Italia sono 250 le coppie che ricorrono alla maternità surrogata. Nel 90% dei casi si tratta di coppie eterosessuali.
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