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Valtiberina

Montedoglio scudo dei territori, notte difficile ma la diga ha risposto bene

L'ingegner Thomas Cerbini: "Protezione formidabile per la valle"

Davide Gambacci

18 Marzo 2025, 01:00

Montedoglio

La diga di Montedoglio e l'ingegner Thomas Cerbini

A Montedoglio proseguono le fasi per il completamento del collaudo tecnico funzionale dell’impianto. Giovedì scorso, infatti, alle prime luci dell’alba la diga ha raggiunto la sua quota massima di regolazione di 393,60 metri sul livello del mare, dando automaticamente inizio allo sfioro nello scarico di superficie. Di pari passo, infatti, è cresciuta molto anche la portata di acqua sul fiume Tevere ben visibile già dal ponte sulla Senese Aretina a Sansepolcro costringendo, solo nel lato umbro della vallata, anche alla chiusura di alcuni percorsi ciclopedonali lungo il fiume. Ma tra le novità c’è anche una data, quella di lunedì 24 marzo quando in diga arriverà la Commissione di Collaudo. Tutte le operazioni in programma continuano a essere seguite passo dopo passo dall’Ente Acque Umbre Toscane (Eaut) e in particolare dall’ingegner Thomas Cerbini, responsabile della diga.

Montedoglio continua a sfiorare e il Tevere ha aumentato la portata: cosa è successo?
"E’ successo quello che tutti sanno: la Regione Toscana e altre regioni d’Italia sono state investite da un susseguirsi di eventi pluviometrici di notevole intensità".

E quindi cosa ha comportato in diga?
"Per l’ennesima volta la diga di Montedoglio, seppure a massima regolazione (livello massimo oltre il quale si innesca lo scarico di superficie) si è rivelato uno scudo formidabile per la difesa dei territori a valle. Nella notte tra il 14 e il 15 marzo è stata effettuata una laminazione dell’evento di piena da manuale: già dalla mattina del giorno 14, sulla base dell’andamento delle previsioni meteo (che purtroppo variavano ogni 15 minuti) delle condizioni dell’asta del Tevere a valle, della conoscenza del comportamento del bacino idrografico, si è proceduto ad aumentare opportunamente e gradualmente gli scarichi dalla diga in modo tale di rilasciare fino alla portata massima di 100 mc/s compatibile con l’alveo del fiume, e al contempo mantenere il livello idrico dell’invaso al di sotto di quello massimo consentito. Il tutto tenendo in stretto aggiornamento tutti gli uffici preposti al controllo degli eventi di piena individuati dal Documento di Protezione Civile. Gli afflussi in diga hanno toccato picchi di oltre 150 mc/s, mentre i rilasci massimo 100 mc/s per qualche ora. È stata una notte intensa, proprio per la straordinarietà della variabilità delle mappe radar rappresentative dell’andamento dell’evento piovoso. Intorno alle ore 6 del 15 si è proceduto a ridurre i rilasci per tornare dalle 10.30 a scaricare portate di circa 40 mc/s".

A adesso?
"Intanto c’è il sole! Per questa settimana tutte le previsioni indicano bel tempo e il livello della diga verrà mantenuto allo sfioro per tutta la settimana. Lunedì è previsto l’arrivo in diga della Commissione di Collaudo assieme ai funzionari della Direzione Generale Dighe e dell’Ufficio tecnico per le dighe di Perugia. Constatato quanto necessario ritengo che ci indicheranno di abbassare, come previsto da programma degli invasi sperimentali del serbatoio, il livello idrico del lago".

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