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Pittura

Arezzo, arriva un capolavoro al Museo d'arte medievale e moderna: acquistata preziosa opera d'arte

Sara Polvani

27 Marzo 2025, 17:21

Battesimo di Cristo

Il Battesimo di Cristo e gli interni del museo

Una nuova acquisizione per il Museo nazionale d'Arte medievale e moderna di Arezzo, che arriva in seguito all’acquisto da parte del Ministero della Cultura. Si tratta della grande pala raffigurante il Battesimo di Cristo del pittore casentinese Francesco Morandini, detto il Poppi (Poppi 1544 – Firenze, 1597), realizzata negli anni Ottanta del Cinquecento per Braccio Ricasoli, fine erudito e membro dell’Accademia fiorentina. Venerdì 4 aprile alle 11, nella Sala delle Muse del Museo aretino, Stefano Casciu, direttore regionale Musei nazionali Toscana del MiC e Luisa Berretti, direttrice del Mnamm, presenteranno la recente acquisizione, che arricchisce notevolmente le collezioni del museo e ne accresce la sezione dedicata al Cinquecento e al Manierismo. Il Battesimo di Cristo, opera già nota agli studi e di cui sono stati individuati alcuni fogli preparatori conservati presso il Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi, fornisce un’importante testimonianza della committenza fiorentina di fine Cinquecento nonché degli esiti della cultura artistica controriformata.

Nella nuova destinazione, nella prima delle due sale dedicate al Cinquecento e al Manierismo al secondo piano del museo aretino, dialoga proficuamente con le opere a soggetto sacro di Vasari, maestro del Morandini. La grande tavola, dipinta a olio, che fu commissionata da Ricasoli per la propria villa di Bracciano, situata a Panzano in Chianti, unisce la tipica funzione didascalica delle opere di cultura post-conciliare alla preziosità, alla raffinatezza e all’attenzione naturalistica della grande tradizione fiorentina di metà Cinquecento. L’opera è stata oggetto di indagini scientifiche tramite scansioni multispettrali eseguite da In-Cnr, per rilevare la presenza di un disegno preparatorio, mettendone in luce la genesi.

Morandini fu allievo di Vasari, tramite il quale conobbe Vincenzo Borghini, mecenate a cui rimase legato per tutta la vita. Protagonista, tra gli altri, della realizzazione della decorazione dello Studiolo di Francesco I de’ Medici e membro dell’Accademia del disegno, il Poppi fu tra i più capaci collaboratori di Vasari e brillante interprete dei modelli stilistici vasariani, arricchiti da influenze di altri artisti suoi contemporanei quali Alessandro Allori e Federico Barocci.

La collaborazione tra la Direzione regionale Musei nazionali Toscana del MiC e la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì ha permesso il finanziamento, tramite la società strumentale Civitas srl, dell’allestimento dell’opera nel museo e della pubblicazione relativa al dipinto, edita da Edifir, con contributi di Luisa Berretti, Anna Bisceglia, Veronica Vestri, Eliana Carrara e Rossella Cavigli. Per celebrare l’acquisizione, sabato 5 aprile alle 11, il Museo accoglierà i visitatori con l’iniziativa Colazione al Museo, evento promosso dalla Fondazione Arezzo Intour. L’iniziativa è inclusa nel biglietto del museo.

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