Quella voglia di conoscere e di futuro

Sette mesi in un periodo di tempo lungo quarant’anni sono quasi niente. Poco più di un ottantesimo. Non è semplice imparare a conoscere una terra per te totalmente nuova quando ormai inizi a vedere lo striscione dei sessanta. Ma se dell’entusiasmo, della voglia di apprendere e della curiositàdoccia di energia. E’ stato così anche stavolta.

I 40 anni del Corriere di Arezzo tra mostra storica e spettacolo al Petrarca. Il programma e il magazine in omaggio

Per un giornalista duecento giorni in “un’altra città” sono appena sufficienti per iniziare a presentarsi e scoprire, tra strette di mano e caffè fugaci. Per comprendere appieno, interpretare, raccontare senza timore di inciampare e magari esprimere proprie valutazioni, occorre molto più tempo. Ma siamo sempre stati convinti che l’inizio di un rapporto con una città sia un po’ come fare la conoscenza di una persona: la prima sensazione non va mai sottovalutata.

Quaranta anni di Corriere di Arezzo e la storia continua

Arezzo,agli occhi di chi scrive, si è subito dimostrata molto affascinante. Ha dato la netta sensazione di avere la rarissima capacità di saper coniugare l’orgoglioso passato con una chiara visione del futuro, il coraggio di intraprendere con la prudenza di chi sa riflettere con attenzione. E soprattutto la voglia di crescere ancora, interpretando con decisione quei cambiamenti a tutta velocità che caratterizzano l’epoca attuale (giornalismo compreso). Sensazioni ovviamente in cerca di conferme. Che arriveranno. Il tempo, come dimostrano questi quarant’anni, corre veloce.

giuseppe.silvestri@gruppocorriere.it

Figli di un azzardo, miracolo in provincia