La piaga
Migliaia di cani e gatti abbandonati ogni anno
L'abbandono estivo degli animali da compagnia, in particolare dei cani, è una piaga. Una vera e propria vergogna per un Paese che si professa civile e tra i primi al mondo. Una piaga che continua a dilagare con numeri drammatici e inaccettabili, un vero e proprio fallimento morale e civile che non può più essere tollerato. Nel solo mese di giugno 2025, l’Ente Nazionale Protezione Animali (Enpa) ha effettuato oltre 6.300 interventi di salvataggio, recuperando 2.550 cani vaganti o ceduti, di cui 753 senza microchip, e soccorrendo 3.750 gatti, tra cui 1.750 cuccioli abbandonati o feriti. In alcune regioni del Sud, come Puglia e Calabria, si arriva a salvare fino a tre cani al giorno, mentre episodi strazianti come quello di Milo, un Pit Bull legato al sole cocente e lasciato a morire, raccontano l’orrore di un fenomeno che non conosce tregua.
In Italia non tutti i gatti hanno la fortuna di vivere in famiglia: i randagi sono circa 2.5 milioni
I dati si inseriscono in un quadro ancora più allarmante: ogni anno in Italia vengono abbandonati circa 130.000 animali domestici, tra cui 80.000 cani e 50.000 gatti, con una media di 384 esemplari ogni giorno. L’8,6% in più rispetto al 2022, un incremento che testimonia come la crisi di responsabilità verso gli animali sia in crescita. Le regioni più colpite sono quelle del Sud, come Campania, Sicilia, Puglia, Lazio e Calabria, ma il fenomeno è diffuso su tutto il territorio nazionale.
L’abbandono non è solo un gesto crudele, ma un reato penale che dal 1° luglio 2025 è stato inasprito con una riforma storica del codice penale: ora l’uccisione di un animale può comportare fino a tre anni di carcere e multe fino a 30.000 euro, mentre i maltrattamenti sono puniti con pene da sei mesi a due anni. Viene inoltre vietato tenere cani alla catena e rafforzata la protezione per gli animali sequestrati. Queste norme rappresentano un passo avanti fondamentale, ma come sottolinea Carla Rocchi, presidente nazionale Enpa, saranno efficaci solo se applicate con fermezza e senza sconti.
Il fenomeno dell’abbandono contribuisce anche a un grave problema di salute pubblica e sicurezza: cani e gatti randagi causano incidenti stradali, diffondono malattie e alimentano il randagismo, che oggi riguarda circa 600.000 cani e oltre 2 milioni e mezzo di gatti vaganti per le strade italiane, ancora una volta soprattutto nel Mezzogiorno. Le strutture di accoglienza sono insufficienti e spesso gestite in modo inadeguato, mentre le campagne di sterilizzazione e prevenzione sono carenti. La campagna nazionale Enpa 2025, con lo slogan Non buttarlo via. Non è un rifiuto, vuole scuotere le coscienze e ribadire con forza che un animale non è un oggetto da abbandonare quando diventa un peso.
Ogni anno vengono abbandonati 80 mila cani
Ogni abbandono è una vita spezzata, un atto vile e un reato che la società deve combattere con un cambio culturale profondo. L’amore per gli animali non può trasformarsi in irresponsabilità, e chi si prende cura di colonie feline deve assumersi la responsabilità della sterilizzazione per evitare che il problema si aggravi ulteriormente. In un Paese civile, abbandonare un animale è un crimine contro la vita e la dignità. La strada da percorrere è lunga, ma la nuova legislazione, il lavoro instancabile dei volontari e la sensibilizzazione collettiva possono finalmente invertire questa tragica tendenza. Non c’è più spazio per l’indifferenza: ogni animale abbandonato è una ferita aperta nella nostra umanità.
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